Attacco terroristico in Daghestan, Patriarca Kirill: “Sono scioccato”

Il Patriarca di Mosca Kirill ha commentato l'attacco terroristico di matrice islamica avvenuto nelle città di Derbent e Makhachkala, nella regione russa del Daghestan

Mosca Cremlino
Foto di LENA15 da Pixabay

Il Patriarca di Mosca, Kirill, ha espresso shock e dolore per i recenti attentati terroristici nelle città di Derbent e Makhachkala, che hanno causato morti e feriti tra poliziotti e civili, nonché l’assassinio brutale dell’arciprete Nikolai Kotelnikov e dei dipendenti di un tempio e una sinagoga. Kirill ha sottolineato come questi attacchi mirino a distruggere la pace interreligiosa e ha invitato a combattere la radicalizzazione e l’estremismo per il bene del Paese.

Russia: Daghestan, attacchi a chiese e sinagoghe. Patriarca Kirill, “sono scioccato”

“Sono profondamente scioccato dalla notizia degli attentati terroristici commessi a Derbent e Makhachkala, in seguito ai quali sono rimasti uccisi e feriti agenti di polizia e civili, nonché del brutale assassinio del prete ortodosso, l’arciprete Nikolai Kotelnikov, e dei dipendenti della tempio e della sinagoga”. Così in un comunicato il Patriarca di Mosca Kirill ha commentato quanto è accaduto ieri nelle città di Derbent e Makhachkala prese a ferro e fuoco da un gruppo di terroristi. “Vediamo che il nemico non rinuncia a tentare di distruggere la pace e l’armonia interreligiosa all’interno della nostra società, scegliendo deliberatamente luoghi sacri per i credenti come bersagli dei suoi attacchi”, scrive il Patriarca che aggiunge: “Il suo indubbio obiettivo è accendere il fuoco dell’ostilità, seminare i semi dell’odio”. Nel sottolineare la coincidenza degli attacchi con la festa della Santissima Trinità che ieri i fedeli ortodossi celebravano, Kirill esprime fiducia nel lavoro di indagine delle forze dell’ordine e delle agenzie. Da qui l’invito a fare tutto il possibile per eliminare dalle società “la radicalizzazione della vita religiosa” e “ogni manifestazione di estremismo e di ostilità interetnica in qualsiasi forma, comprese quelle quotidiane, perché il presente e il futuro del nostro Paese dipendono in gran parte da questo”.

Fonte: AgenSIR