L’universalità della carità del Papa si manifesta ancora una volta, in prossimità del Natale, a favore delle popolazioni dell’Ucraina stremate da quasi tre anni di guerra. A nome del Santo Padre, infatti, attraverso il Pontificio consiglio Cor Unum sarà erogata a Natale la prima tranche di aiuti per la crisi umanitaria. Sono quasi 6 milioni di euro, dei 12 raccolti fino a questo momento. Ne potranno beneficiare oltre 2 milioni di persone, senza alcuna distinzione di religione, confessione o appartenenza etnica. Gli aiuti sono destinati in particolare alle regioni di Donetsk e Lugansk, Zaporizhia, Kharkiv e Dnepropetrovsk.
La macchina organizzativa di questa operazione umanitaria si era messa in moto il 24 aprile scorso, quando nel secondo anniversario dello scoppio delle ostilità nelle chiese di tutta Europa era stata promossa una colletta straordinaria indetta da Papa Francesco a favore delle popolazioni colpite dal conflitto. La Santa Sede, attraverso il Pontificio consiglio Cor Unum, aveva coordinato la costituzione di un Comitato tecnico in loco, presieduto da mons. Jan Sobilo, Vescovo ausiliare di Kharkiv-Zaporizhia, che opera in contatto con il Nunzio apostolico in Ucraina, mons. Claudio Gugerotti. Dall’inizio dell’attività, nel mese di luglio, il Comitato, che ha sede a Zaporizhia, ha selezionato e valutato i progetti di aiuto presentati da organismi di carità cristiani e da agenzie internazionali. Il Comitato, ora, finanzierà 20 progetti “di larga scala” (per importi singoli fino a 250 mila euro) e 39 iniziative “di solidarietà” (per importi fino a 20 mila euro). La somma verrà ripartita, in collaborazione con la Nunziatura apostolica, a sostegno delle opere di assistenza nei settori alimentare, abitativo, medico e igienico.
Secondo un recente rapporto dell’Ufficio dell’Alto Commissario delle Nazioni Unite per i Diritti Umani (OHCHR), il conflitto, che prosegue tuttora tra i nazionalisti e le forze filorusse, da aprile 2014 al 1° dicembre 2016 ha provocato 9.758 morti e 22.779 feriti.