Allarme-povertà della Chiesa argentina. I vescovi si appellano alle istituzioni affinché “tutti i lavoratori abbiano il diritto di vivere con dignità del frutto dei loro sforzi quotidiani. E di sviluppare le loro potenzialità e talenti. Per contribuire alla crescita della nostra patria”. L’agenzia missionaria vaticana Fides rilancia il messaggio della commissione esecutiva della Conferenza episcopale argentina. I presuli richiamano l’attenzione sul pane che “si chiede per tutti. Quello che si ottiene con il proprio lavoro”. Si tratta di un “grido di giustizia”, affermano. Nel loro messaggio i vescovi chiedono “il pane della fraternità”. Di cui “c’è veramente bisogno”. Perché “la società è divisa e contrapposta. E non si rende conto che ‘nessuno si salva da solo‘. Sembra impossibile elaborare progetti comuni”. Intanto “si allarga sempre di più il divario con gli ultimi. Con quanti soffrono la povertà. O ancora peggio la miseria“.
Sos miseria
“Quanto bene ci farebbe dialogare e condividere il pane delle idee. E delle azioni che costruiscono una fraternità politica. Pensare in primo luogo a coloro che soffrono di più in questa crisi. E cercare soluzioni oneste e realistiche. Che facciano a meno dell’uso clientelare del bisogno del popolo!”, sostiene l’episcopato. E “i politici hanno bisogno più che mai di un esercizio di responsabilità. Che vada oltre i propri interessi. Solo così appariranno all’orizzonte la pace e l’amicizia sociale”. Nel secondo semestre 2021 la percentuale di famiglie argentine al di sotto della soglia di povertà ha raggiunto il 27,9%. E il 37,3% delle persone vive al di sotto di tale soglia.