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Appello della Santa Sede alla Russia: “Nella risoluzione delle guerre prevalgano giustizia e legalità”

“Sono onorato ed emozionato di essere qui con voi e di vedere domani il presidente Vladimir Putin a Sochi”. Così il Segretario di Stato vaticano, mons. Pietro Parolin, ha iniziato la conferenza stampa in occasione dell’incontro con Ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. “Questa è un’occasione propizia per verificare e consolidare le nostre relazioni bilaterali, che sono di alto livello e per questo vorrei esprimere soddisfazione. Il dialogo è in corso a diversi livelli, come le consultazioni politiche tradizionali tra vice ministri, che si sentono con regolarità”.

Consolidati i rapporti, dialogo prosegue a vari livelli

Nell’incontro, i due diplomatici hanno condiviso “la soddisfazione circa gli sviluppi in vari campi, a cominciare da quello dei frequenti contatti a livello degli alti rappresentanti di entrambe le Parti – ha evidenziato il porporato -, e proseguendo con la rassegna delle esperienze positive nell’ambito degli scambi culturali e della collaborazione tra gli istituti scientifici e medici. Va da sé che è stata confermata da ambo le parti l’intenzione di continuare anche nel futuro a tessere i contatti in tutti i summenzionati ambiti“. A confermare questa intenzione anche la firma dell’Accordo tra la Santa Sede e Russia “circa l’esenzione dei visti per i titolari dei passaporti diplomatici, a cui abbiamo presenziato poco fa insieme al Ministro Lavrov”, ha aggiunto Parolin.

L’apertura della Russia alla Chiesa cattolica

Tra i temi trattati anche le questioni riguardanti “la vita della Chiesa cattolica nella Federazione Russa, tra cui quelle difficoltà che ancora permangono circa i permessi di soggiorno lavorativo, per il personale religioso non russo, e la restituzione di alcune chiese che si rendono necessarie per la cura pastorale dei cattolici nel Paese“. Tematiche alle quali il Ministro Lavrov è sembrato prestare molta attenzione, tanto da proporre soluzioni a questi “problemi e la volontà di seguirli”.

L’appello alla giustizia

In ambito internazionale, il cardinale ha ribadito l’auspicio affinché siano ricercate “soluzioni giuste e durature per i conflitti che affliggono, in particolare, il Medio Oriente, l’Ucraina, e varie altre regioni del mondo”. Da qui l’appello del Segretario di Stato vaticano a promuovere in queste terre di conflitto “iniziative volte ad alleviare le sofferenze delle popolazioni”, e a “far prevalere il bene comune, e principalmente la giustizia, la legalità, la verità dei fatti e l’astensione dalla manipolazione di essi, l’incolumità e le dignitose condizioni di vita delle popolazioni civili”. “La Santa Sede – ha sottolineato il porporato -, mentre non intende e non può identificarsi con alcuna delle posizioni politiche, richiama il dovere di attenersi rigorosamente ai grandi principi del diritto internazionale, il cui rispetto è imprescindibile sia per proteggere l’ordine e la pace mondiale, sia per il recupero di una sana atmosfera di rispetto reciproco nelle relazioni internazionali”.

Preoccupazione per i cristiani perseguitati

Non sono, tuttavia, mancati punti di convergenza tra Vaticano e Russia, “anche se con approcci” differenti. Da entrambe le parti è emersa “la forte preoccupazione per la situazione dei cristiani in alcuni Paesi del Medio Oriente e del continente africano, come anche in alcune altre regioni del mondo”. A tal riguardo, ha concluso Parolin, “la Santa Sede nutre la costante preoccupazione perché sia preservata la libertà religiosa in qualsiasi Stato e in qualsiasi situazione politica. Penso che potremo riprendere queste ed altre tematiche anche nel prosieguo dell’incontro odierno”.

Lavrov: “I nostri rapporti sono in crescita, siamo vicini”

La Russia e il Vaticano hanno vicinanza di vedute sulle crisi globali e sui temi della pace, della giustizia sociale e dei valori famigliari”. Con queste parole il Ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha dato il benvenuto al suo omologo vaticano, il cardinal Parolin. “Siamo lieti di questo incontro: è la prima visita nella Federazione Russia in questo secolo del segretario di Stato del Vaticano – ha aggiunto -. I nostri rapporti sono in crescita, ai massimi livelli. Inoltre si stanno sviluppando i rapporti fra le chiese, come testimonia l’incontro fra il Pontefice e il Patriarca Kirill”. Un incontro proficuo, ha fatto notare Lavrov, durante il quale si è discusso “di cooperazione bilaterale e dei principali temi dell’agenda internazionale. Abbiamo spiegato cosa facciamo in Siria, il processo negoziale di Astana e la Sante Sede ci sostiene sulle zone di esclusione“.

Estendere Astana

“Noi partiamo dal fatto che sia necessario cercare soluzioni analoghe a quelle di Astana per assicurare la pace fra gruppi etnici e confessionali, in Medio Oriente come in Africa. E siamo d’accordo che è necessario rinnovare le trattative israelo-palestinesi – ha proseguito il Ministro -. Siamo grati al Vaticano per la sua posizione sull’Ucraina e per l’appoggio: dobbiamo superare lo scontro per trovare soluzioni che vedano attuati gli accordi di Minsk”. “Apprezziamo la posizione del Vaticano sul non usare il fattore religioso per ottenere vantaggi politici“, ha concluso.

 

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