“Rimanete! Nonostante tutte le difficoltà, siate pazienti! Non emigrate!” È questo l’appello ai giovani Cristiani siriani di Gregorios III Laham, Patriarca di Antiochia, di tutto l’Oriente, di Alessandria e di Gerusalemme dei Melchiti. In una lettera scritta ad Aiuto alla Chiesa che Soffre – associazione di diritto Pontificio – il Vescovo di Damasco paragona l’esodo di giovani in corso in Siria ad uno “Tsunami che pone in pericolo l’esistenza stessa delle comunità cristiane mediorientali”.
Il protrarsi della crisi in Siria costringe sempre più giovani, soprattutto Cristiani, a lasciare il paese, cercando fortuna in Europa. Secondo il patriarcato almeno 50 giovani Melchiti a settimana abbandonano Damasco in autobus diretti verso il Libano dove rischiano la vita imbarcandosi per la Turchia o cercando di raggiungere la Libia per poi attraversare il mediterraneo diretti a Lampedusa.
Il patriarca continua: “Questa enorme ondata di emigrazione mette a rischio il futuro della Chiesa in Siria e mi ferisce profondamente. Quale futuro resta per la Chiesa? Quale sarà ora la nostra patria? E cosa ne sarà delle nostre parrocchie e istituzioni?” Secondo Gregorios III Laham almeno 450.000 Cristiani avrebbero già abbandonato la Siria, anche a causa dei feroci scontri a Homs e Aleppo, dove la comunità Cristiana era maggiormente radicata.
“I nostri antenati hanno superato prove difficili, ma sono stati pazienti e coraggiosi. E così la Chiesa è potuta rimanere in Siria e perfino crescere.” Ricorda il Patriarca di Damasco che incoraggia i giovani siriani a rimanere nel paese invece di cercare la via più facile nella fuga.