Il Grande Imam di al-Azhar condanna duramente l’attentato avvenuto nei giorni scorsi al Cairo, mostrando piena solidarietà alla comunità cristiana d'Egitto in vista delle feste del Natale (la Chiesa copta ortodossa, come la maggior parte delle Chiese ortodosse nel mondo, celebrano la nascita di Gesù il 7 gennaio). Ahmad al-Tayyib, la più grande autorità musulmana del Paese, in una nota, condanna nei “termini più forti, l’attacco terroristico che ha colpito la chiesa di Mar Mina a Helwan, provocando la morte di numerose persone e feriti, poliziotti e fratelli copti”.
“Si vuole colpire l'affetto che lega musulmani e cristiani”
L'Imam, come riprota il Sir, sottolinea come “il ripetersi di tali attacchi terroristici atroci contro i fratelli copti nei giorni delle vacanze” mira a colpire non solo “i seguaci di questa religione” ma anche a far fallire “lo spirito di amore e di affetto tra musulmani e cristiani” e, quindi, a minare l’Egitto e la sua unità. Il Grande Imam invita, pertanto, i figli musulmani del popolo egiziano a contrastare “questo piano del maligno” e ad “accompagnare, attraverso la partecipazione dei musulmani, i loro compagni copti nella celebrazione della ricorrenza della nascita di Cristo: la pace sia su di lui”. Il comunicato si conclude con “le sue sincere condoglianze alle famiglie delle vittime, chiedendo a Dio d’ispirare pazienza e conforto e a garantire ai feriti una cura”.
Gli attentati in Egitto
Nella mattinata del 29 dicembre, la chiesa copta ortodossa di san Mena (Mar Mina) a Helwan, a sud del Cairo, è stata colpita da un attentato. Ancora incerto il bilancio delle vittime. Sul suo profilo Facebook, il portavoce della Chiesa copta parla di 8 vittime e tanti feriti: 6 rimaste uccise nella chiesa e altre due sono invece morte in un negozio cristiano vicino. Due i terroristi che hanno aperto il fuoco. Nello scontro uno dei due assalitori è stato ucciso, mentre l’altro è rimasto ferito ed è stato arrestato. Fonti ufficiali hanno poi rivelato che l’uomo ucciso era in possesso di ordigni esplosivi.
Alti i livelli di sicurezza
Ingenti sono in questo periodo le misure di sicurezza davanti alle chiese cristiane e ai luoghi sacri. Sono infatti i cristiani, in particolare i copti ortodossi, ad essere presi di mira dal terrorismo di matrice islamica. L’ultimo attacco ai cristiani in Egitto risale al 26 maggio scorso e causò 30 morti: erano pellegrini copti diretti al santuario di san Samuele nel governatorato di Minia. Il 9 aprile, domenica delle Palme, i terroristi hanno colpito la cattedrale di San Marco ad Alessandria e quella di San Giorgio (Mar Ghirghis) a Tanta. Una cinquantina i morti. L’attacco era avvenuto circa venti giorni prima della visita del Papa.