Sos circoli e anziani nella ricerca Cesvot rilanciata da Acli e Arci Toscana. Quasi sette persone over 65 su dieci accusano una crescita del senso di solitudine. “Non possiamo superare questa pandemia solo con le raccolte fondi tra i soci- osservano Acli e Arci Toscana- I sacrifici fatti sono stati enormi. La Regione Toscana ha mostrato supporto. Adesso speriamo che il nuovo governo riconosca l’importanza delle nostre case. E dedichi le giuste risorse al Terzo settore”.
Sos Acli e Arci
“La chiusura dei circoli è un problema sociale reale e profondo. Avvertito in maniera sensibile dalla stragrande maggioranza dei cittadini”. Allarme dei presidenti di Acli e Arci della Toscana. Giacomo Martelli e Gianluca Mengozzi richiamano l’attenzione sulla difficoltà dei circoli ricreativi. Ricordando il valore sociale delle 1.500 sedi collocate in ogni provincia della Regione. A dimostrazione arriva anche la ricerca “Opinione pubblica e volontariato in Toscana”.
Dramma sociale
L’indagine realizzata da Cesvot ha coinvolto centinaia di residenti della Toscana. Per il 57% degli intervistati, rileva lo studio, i circoli possiedono un “ruolo importante”. E per il 22% persino un “ruolo fondamentale, insostituibile”. Appena il 3,2% dà un parere negativo. “I circoli e le case del popolo hanno un funzione culturale e di svago. Ma soprattutto rappresentano un collante del tessuto sociale. Questi dati ancora una volta lo raccontano”, spiegano i presidenti Acli e Arci Toscana. E concludono: “Quando chiude una sede, per centinaia di persone significa perdere un riferimento. Non avere più il luogo della comunità. Un discorso che vale in modo particolare per la popolazione più anziana“. Gli over 65, come pochi altri, “hanno accusato il dramma di questi mesi”.