Fin dalla scelta del nome papa Francesco si ispira al Santo di Assisi. Esempio per eccellenza della cura degli ultimi della terra e di una ecologia integrale. Fin dall’esortazione apostolica “Evangelii Gaudium” e poi nell’enciclica “Laudato si’“ il Pontefice ha denunciato lo stato patologico di tanta parte dell’economia mondiale. Invitando a mettere in atto un modello economico nuovo.
Il bene comune secondo Francesco
“Approfondire i temi dell’Economia di Francesco a partire dai beni comuni”. È l’obiettivo di “The Economy of Francesco School”, un corso online di alta formazione promosso dal comitato scientifico di EoF, a cominciare da oggi. Si parte con dodici lezioni e quattro workshop interattivi sui temi dei “beni comuni”. Dalla pace all’etica della cura. Dalle misurazioni multidimensionali della povertà alla salute pubblica. Dai big data alla finanza etica.
Il patriarca di Gerusalemme tra i docenti
Tra i docenti, il patriarca di Gerusalemme, monsignor Pierbattista Pizzaballa. Lo storico medievale Giacomo Todeschini. L’economista statunitense Julie Nelson. Il programma completo è visibile sul sito. Sono già quasi 700, riferisce il Sir, le persone iscritte, tra studenti, economisti, imprenditori di tutto il mondo. Per partecipare alle lezioni in streaming da oltre 55 Paesi. Tra cui Messico. Nigeria. Filippine. Italia. Portogallo. Stati Uniti. Argentina. Brasile. Cuba. Spagna. Camerun. Cile. Perù. Sud Africa. India. Kenia. Corea.
Movimento
“Economy of Francesco è oggi il più vasto movimento di giovani economisti e imprenditori diffuso in tutto il mondo. Giovani impegnati per una economia nuova, all’altezza dei tempi nuovi”, spiega Luigino Bruni. Il coordinatore scientifico EoF oggi terrà la prima lezione. “Con il terzo millennio siamo entrati definitivamente nell’era dei beni comuni. Se continuiamo a sentirci proprietari e padroni della Terra, dell’atmosfera, degli oceani, continueremo soltanto a distruggerli. Dobbiamo, presto, imparare a utilizzare i beni senza esserne padroni. Dobbiamo velocemente apprendere l’arte della gratuità. Il principio dell’altissima povertà di Francesco d’Assisi: l’uso senza proprietà”.