Tantissimi come al solito i neocatecumenali all’incontro con Papa Francesco andato in scena questa mattina nell’ Aula Paolo VI, per ricevere la benedizione del pontefice ed essere confermati nella fede. Il pittore convertito, ispiratore del Cammino, Kiko Arguello dopo aver ricevuto l’applauso e l’affetto dei presenti al suo arrivo, presenta il programma della mattinata e fa riscaldare le voce e gli animi con i canti che tutti conoscono. Alle 12:00 più o meno arriva il Santo Padre tra le acclamazioni e la gioia dei presenti.
Dopo l’inizio, con la consueta invocazione cantata allo Spirito Santo tanto familiare al movimento, Kiko presenta la Missio ad Gentes “Famiglie che dopo anni di iniziazione cristiana nelle loro comunità – spiega il fondatore – si offrono per “l’implantatio ecclesiae” tra i non credenti”. A gruppi di venti e più si alzano quando viene chiamata la nazione in cui svolgeranno l’evangelizzazione, dall’Islanda all’Austria, dalla Siberia ai paesi dell’est come Estonia e Ucraina, sino a Giappone e Cina, India, Vietnam, Cambogia e Thailandia, Stati Uniti, Venezuela, Nuova Guinea ed infine l’Oceania. I sacerdoti responsabili delle missio ricevono la croce benedetta.
Vescovi cardinali, sacerdoti , seminaristi, giovani, e 200 famiglie, con 600 figli pronti a ricevere la preghiera di Francesco e aggiungersi alla lista di quelli che li hanno preceduti. “La forma di evangelizzare con la famiglia cristiana è vincente, perché l’incomunicabilità che sentono gli uomini nel mondo è enorme, – dice Kiko- è rotta la famiglia, ogni quattro minuti se ne rompe una in Italia, in Spagna. La gente non sa amare, sta sola, e quando vedono queste famiglie che si vogliono bene, sono invidiosi e sono attirati da come vi relazionate e ciò è stupendo”.
Il Pontefice è felice di poter stringere a sé questa parte della Chiesa e con parole piene di affetto ringrazia il Cammino Neocatecumenale, scherzando sul fatto che non è stato pagato da Arguello per parlare cosi, il quale permette anno dopo anno, di far maturare questo tipo di vocazioni alla “missio ad gentes”. “Voi avete ricevuto la forza di lasciare tutto e di partire per terre lontane grazie a un cammino di iniziazione cristiana, vissuto in piccole comunità, dove avete riscoperto le immense ricchezze del vostro Battesimo. Questo è il Cammino Neocatecumenale, un vero dono della Provvidenza alla Chiesa dei nostri tempi”.
L’annuncio della Risurrezione di Cristo è qualcosa di cui, secondo il vescovo di Roma, hanno estremo bisogno “i non cristiani che mai hanno sentito parlare di Gesù Cristo e i tanti non cristiani che hanno dimenticato chi era Gesù Cristo, chi è Gesù Cristo: non cristiani battezzati, ma ai quali la secolarizzazione, la mondanità e tante altre cose hanno fatto dimenticare la fede. Svegliate quella fede. Manifestate l’Amore di Cristo con la vostra testimonianza”. Gli applausi sottolineano quasi ogni frase di Francesco, che aveva iniziato con un attestato di stima: “Io dico sempre che il Cammino Neocatecumenale fa un grande bene nella Chiesa (…) Io oggi confermo la vostra chiamata, sostengo la vostra missione e benedico il vostro carisma”.
Al termine, prima della benedizione dei crocifissi che il Papa consegna ai 33 sacerdoti a capo delle missioni, c’è un’ulteriore conferma delle basi del Cammino, il cosi detto “tripode” : Parola, Liturgia, Comunità. “Andate ed annunziate ai fratelli – è stato l’invito del Papa – i tanti doni che Dio vi ha elargito a partire dalle numerose vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. Vedere tutto questo è una consolazione, perché conferma che lo Spirito di Dio è vivo e operante nella sua Chiesa, anche oggi, e che risponde ai bisogni dell’uomo moderno. In diverse occasioni ho insistito sulla necessità che la Chiesa passi da una pastorale di semplice conservazione a una decisamente missionaria. Quante volte, nella Chiesa, abbiamo Gesù dentro e non lo lasciamo uscire … Quante volte! Questa è la cosa più importante da fare se non vogliamo che le acque ristagnino nella Chiesa”.