Dopo l’Udienza Generale di questa mattina, Papa Francesco ha incontrato i familiari di Asia Bibi, i quali hanno deciso di intraprendere un viaggio alla volta dell’Europa con l’obiettivo di sensibilizzare governi e istituzioni e chiedere un intervento per liberare la donna divenuta simbolo dell’ingiustizia e dell’abuso della legge anti-blasfemia in Pakistan.
“Quando bacerete la mano del Papa, fatelo anche per me. Quello sarà il mio bacio. E chiedetegli una benedizione”. Queste le parole della mamma cristiana arrestata nel 2009 con l’accusa di aver insultato il profeta Maometto e condannata nel 2010 alla pena capitale. “Santo Padre, preghi per Asia Bibi, per noi, per tutti cristiani perseguitati in Pakistan” hanno chiesto i familiari della donna nel breve colloquio con il Pontefice. “Il Papa – riferisce il sito Vaticaninsider- li ha ascoltati, accolti e benedetti”. “Prego per Asia, per voi e per tutti i cristiani che soffrono” ha assicurato Francesco.
Ai microfoni di Radio Vaticana hanno inoltre aggiunto: “Da sei anni mia moglie è in prigione, ma è innocente, la situazione è brutta – ha detto il marito – chiedo aiuto all’Italia e all’Europa. Mia moglie è molto forte nella sua fede e mentalmente e psicologicamente sta bene. La sua speranza è in Dio, è la preghiera”.