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Agli onori degli altari il pioniere della pastorale mediatica

Poco prima della morte aveva dichiarato: “Il mio più grande amore sono sempre state le missioni della Chiesa”. Monsignor Fulton Scheen ha dimostrato in diversi modi, in tutta la sua vita, questo impegno missionario. Dal 1930 al 1950 guidò il programma radiofonico serale “The Catholic Hour” sulla NBC. Nel 1950 venne nominato Direttore nazionale della Pontificia Opera per la Propagazione della Fede negli Stati Uniti d’America, incarico che mantenne fino al 1966. In quel periodo divenne molto famoso per la sua trasmissione televisiva “Life is Worth Living”, che aveva un ascolto medio superiore ai 30 milioni, e che gli fece anche vincere due Emmy Award per le sue eccezionali capacità comunicative. Dal 1961 al 1967 condusse “The Fulton Sheen Show”, sottolinea Fides. In un intervento radiofonico, nel febbraio 1951, lanciò il Rosario Missionario Mondiale.

Le conversioni celebri

Il 28 maggio 1951 Papa Pio XII lo nominò Vescovo ausiliare di New York. Partecipò al Concilio Vaticano II, e il 21 ottobre 1966 Papa Paolo VI lo nominò vescovo di Rochester. Professore di filosofia all’Università Cattolica di Washington, monsignor Sheen è stato anche l’iniziatore della rivista “Cristo al Mondo” ed ha scritto circa 300 tra libri e articoli. A lui è stato attribuito un ruolo importante nella conversione alla fede cattolica di alcune personalità importanti, come scrittori, politici e imprenditori. Era inoltre noto per il suo spirito umoristico. Morì il 9 dicembre 1979, mentre era in preghiera dinanzi al Santissimo Sacramento nella sua cappella privata, a New York, dopo aver subito un delicato intervento chirurgico. Il 2 ottobre, due mesi prima della sua morte, Papa Giovanni Paolo II visitò la Cattedrale di San Patrizio e New York dove abbracciò Monsignor Sheen, dicendo: “Hai scritto e parlato bene del Signore Gesù Cristo, della Chiesa”. Monsignor Sheen è attualmente sepolto nella Cattedrale di St.Mary of the Immaculate Conception a Peoria, dove la famiglia si era trasferita quando era piccolo. In questa chiesa Fulton Sheen aveva ricevuto la prima comunione e la cresima, aveva svolto il servizio di ministrante, ed era stato ordinato sacerdote il 20 settembre 1919.  

Il culto liturgico

La causa per la sua beatificazione e canonizzazione è stata aperta a livello diocesano nel 2002, ed il 15 aprile 2008 è stata trasferita a Roma, presso la Congregazione per le Cause dei Santi. Il 28 giugno 2012 Papa Benedetto XVI ne ha riconosciuto le virtù eroiche, racconta Fides. Il Papa ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto che riguarda un prossimo beato: lo statunitense Fulton Sheen, arcivescovo titolare di Newport, riferisce l’Adnkronos. È stato riconosciuto il miracolo, attribuito all’intercessione del venerabile Servo di Dio, arcivescovo titolare di Newport, già vescovo di Rochester, nato l’8 maggio 1895 a El Paso in Illinois (Usa) e morto il 9 dicembre 1979 a New York. Sheen è stato predicatore in radio e poi in televisione. Francesco, ricevendo in udienza il cardinale Angelo Becciu, prefetto della Congregazione, ha esteso alla Chiesa universale il culto liturgico in onore del beato Bartolomeo dei Martiri, dell’Ordine dei Frati Predicatori, arcivescovo di Braga; nato a Lisbona nel 1514 e morto a Viana do Castelo nel 1590, iscrivendolo nel catalogo dei santi. Riconosciute poi le virtù eroiche di sette servi di Dio, che diventano venerabili.

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