L’Africa al centro della missione. A Kalongo si sono svolte le celebrazioni di beatificazione di Padre Giuseppe Ambrosoli. Il medico e missionario comboniano ha dedicato la sua vita agli ultimi in Uganda. Dove ha fondato un ospedale e una scuola specialistica di ostetricia. Morto nel 1987 dopo l’evacuazione forzata dell’ospedale. E dopo essere riuscito a portare in salvo la scuola di ostetricia per garantirne il futuro. Oggi opera in Uganda la Fondazione Ambrosoli che ha raccolto la sua eredità. Ed è attivo il presidio ospedaliero che porta il suo nome. Il “Dr. Ambrosoli Memorial Hospital” garantisce cura e assistenza ogni anno a oltre 50.000 pazienti l’anno. Di cui circa il 70% donne e bambini.
Africa nel cuore
A presiedere la Messa di beatificazione è stato il nunzio apostolico in Uganda, monsignor Luigi Bianco. E così padre Giuseppe Ambrosoli è Beato, a Kalongo, tra la sua gente. Dove è sepolto. E dove ha dato la vita per salvare l’ospedale e la scuola di ostetricia dal lui fondati, durante la guerra civile che colpito il Paese. Hanno partecipazione al rito 20 mila pellegrini che sono giunti a Kalongo da ogni parte del Paese. E le più altre cariche dello Stato. Il presidente della Repubblica ugandese Yoweri Museveni. Ministri del governo. Membri del parlamento. E altri rappresentanti diplomatici. Numerose le iniziative che la Fondazione Ambrosoli sta portando avanti per ricordare la sua figura. Tra le quali una mostra fotografica a Como a Palazzo Broletto che resterà aperta due mesi.