I Buddha di Bamiyan, distrutti dai talebani nel 2001 torneranno “vivere” grazie alla proiezione di un’immagine in 3D nel luogo dove si trovavano originariamente. In molti hanno pensato di ricostruire le statue, che misuravano rispettivamente 55 metri e 37, ma i costi per la loro ristrutturazione e le difficoltà di portare a termine l’opera avevano fatto abbandonare il progetto. L’idea e la realizzazione sono di una coppia cinese che hanno costruito un particolare dispositivo che proietterà le immagini delle statue nelle loro nicchie con un sistema laser e luci in 3D.
A dare la notizia è l’agenzia afghana Khaama Press che ha spiegato che la coppia – Janson Yu e Liyan Hu – hanno deciso di regalare al popolo afghano il particolare proiettore costato 120.000 dollari. Un progetto simile era stato ideato anche dal governo dell’Afghanistan dieci anni fa, ma poi non era andato in porto.
Il 26 febbraio del 2001 il governo dei talebani, la milizia fondamentalista che controlla la quasi totalità dell’Afghanistan, ha annunciato di voler distruggere le grandi statue dei Buddha, considerati uno dei reperti archeologici più importanti del Paese. Secondo la loro rigida interpretazione dei precetti islamici le due statue dovevano essere distrutte in quanto simbolo e testimonianza del passato idolatra e preislamico dello Stato. Per molti giorni si susseguirono informazioni contraddittorie sulla sorte dei Buddha, fino a quando fu diffuso un video che ne provava la distruzione.