A SANTA MARTA LA MESSA DI BERGOGLIO CON IL NEO PATRIARCA DI CILICIA

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Papa Francesco questa mattina, nella cappella della Casa Santa Marta, ha concelebrato la santa messa con Sua Beatitudine Gregorio Pietro XX Ghabroyan, neo patriarca di Cilicia degli Armeni. Durante la sacra liturgia è avvenuta la “significazione” della “Ecclesiastica Communio”, concessa al neo patriarca con la lettera del 25 luglio scorso. Patriarca e Papa si sono scambiati il pane e il vino consacrato, confermando così “la radice eucaristica della comunione tra il vescovo e la Chiesa di Roma, che presiede nella carità tutte le altre chiese, e la Chiesa Patriarcale di Cilicia degli Armeni, tramite il suo capo e padre”.

Nell’omelia il pontefice è tornato a riflettere sul tema delle persecuzioni, focalizzando l’attenzione sullo sterminio degli armeni da parte dell’impero ottomano, che il 12 aprile scorso in un’omelia nella basilica di San Pietro, aveva definito come “il primo genocidio del XX secolo”. Rivolgendosi al Patriarca Gregorio Pietro XX Ghabroyan, ha aggiunto: “Il vostro popolo è stato cacciato dalla sua patria e annientato perché era cristiano. Non c’è Chiesa senza persecuzione. Oggi più che nel passato e col silenzio complice di tante potenze”.

Dopo la consacrazione del pane, Francesco ha elevato l’ostia offrendola poi al Patriarca e tenendola in alto a quattro mani prima di deporla nella patena. Lo stesso gesto si è ripetuto con il calice, ugualmente offerto al Patriarca ed innalzato a quattro mani. Al momento della comunione, il Santo Padre ha offerto le specie sacre al neo Patriarca, comunicandosi a vicenda.
Francesco Volpi: