A Lecce nasce la prima Università islamica per “imporre la pace religiosa in Europa”

Logo Interris - A Lecce nasce la prima Università islamica per "imporre la pace religiosa in Europa"

Logo INTERRIS in sostituzione per l'articolo: A Lecce nasce la prima Università islamica per "imporre la pace religiosa in Europa"

“Formare una nuova classe dirigente islamica che saprà imporre la pace religiosa in Europa” afferma Giampiero Khaled Paladini, 56enne salentino convertito all’Islam e presidente di Confime, la Confederazione imprese mediterranee. “Partiremo subito nella sede dei nostri uffici, in via Matteotti, con la formazione d’eccellenza e due progetti di ricerca, abbiamo già perso troppo tempo” aggiunge Paladini di fronte ai giornalisti, facendo un chiaro riferimento alle polemiche legate alle perplessità del Comune di Lecce. “Entro un paio di anni – aggiunge – Lecce potrebbe diventare la sede della cultura islamica italiana”, dunque un ateneo sul modello della Cattolica di Milano.

L’atto costitutivo della Fondazione dell’università islamica di Lecce è stato già registrato presso uno studio notarile della città. La notizia e le prime immagini della struttura sono state pubblicizzate dallo stesso Paladini sul suo profilo Facebook. Il fondatore, che ha una laurea in legge, avrebbe già convinto i Paesi dell’Opec a finanziare il progetto perchè “l’unico modo per risolvere i conflitti è armonizzare la verità del Corano alle tradizioni occidentali. Con tutto il rispetto – afferma – molte interpretazioni arcaiche provengono da Paesi arretrati ed è questo che porta allo scontro”. In attesa che il Ministero dell’Istruzione e della Ricerca dia i permessi, Paladini rassicura: “Stiamo preparando i documenti e non vedo proprio come potrebbero dirci di no. Rispetteremo tutte le leggi”.

Il campus sorgerà poco fuori Lecce e avrà mensa, residenze, impianti sportivi e ovviamente una moschea. È infatti in corso l’acquisto di due terreni e di una villa per un investimento complessivo di 45 milioni di euro. Nell’ateneo di Paladini potranno studiare 5mila studenti e le facoltà saranno in tutto tre, una umanistica e due scientifiche: agraria e medicina.

don Marco Mondelci: