“Il sacerdozio è un dono di cui sono enormemente grato e del quale mi considero profondamente indegno”. A settant’anni esatti dall’ordinazione sacerdotale, con queste parole il cardinale Camillo Ruini, 93 anni, risponde al direttore del Tg2 Antonio Preziosi. “L’incendio di Notre-Dame era stato quasi il simbolo del declino della fede”, ha inoltre dichiarato il porporato, commentando la riapertura della cattedrale parigina, “la ricostruzione e l’inaugurazione è il segno che la fede esiste ancora in Francia”.
Il dono del sacerdozio
L’8 dicembre del 1954 a Roma, l’allora studente di filosofia e teologia alla Pontificia università gregoriana e futuro presidente della Conferenza episcopale italiana (Cei), veniva ordinato sacerdote. E’ uno dei ricordi a cui il cardinale Ruini dice di tenere di più nell’intervista, in occasione dell’anniversario, al direttore della testata del secondo canale della Rai Preziosi. L’altro è “l’ordinazione episcopale a Reggio Emilia nel 1983“, prosegue l’ecclesiastico. A proposito del sacerdozio, il cardinale commenta che si tratta di un “dono di cui sono enormemente grato e del quale mi considero profondamente indegno“.
Riapertura Notre-Dame, simbolo di fede
Altra data storica è quella della riapertura, a Parigi, della cattedrale di Notre-Dame. Cinque anni dopo il grave incendio che il 15 aprile ne ha danneggiato parte della struttura, il 7 dicembre il principale luogo di culto cattolico parigino ha di nuovo aperto le porte di fronte a tanti leader internazionali. Dal “padrone di casa” Emmanuel Macron, vertice dell’Eliseo, al neoletto presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dal capo di Stato ucraino Volodymyr Zelensky alla premier italia Giorgia Meloni e al presidente della Repubblica Sergio Mattarella. “L’incendio di Notre Dame era stato quasi il simbolo del declino della fede, del distacco della Francia dalla fede”, ha osservato il cardinale Ruini nell’intervista al direttore del Tg2 Preziosi. “La ricostruzione e l’inaugurazione è il segno che la fede esiste ancora in Francia“. “Come si spiega la presenza dei grandi del mondo a questo evento?”, ha domandato allora il giornalista. “Molti capi di Stato hanno colto l’importanza simbolica di questa consacrazione”, ha affermato il porporato.