In questi giorni l’opinione pubblica della Norvegia è alimentata da polemiche e indignazione per quanto accaduto nello zoo di Kristiansand, dove il corpo di una zebra, appena decapitata, è stata data in pasto alle tigri davanti a decine di visitatori. Come riferisce l’emittente norvegese Nrk, i gestori del parco si sono giustificati affermando di essere stati costretti ad uccidere l’animale perché “nello zoo ce ne sono troppi esemplari”.
La vicenda è diventata poi virale dopo che un genitore in visita ha postato su Facebook una foto della zebra macellata con la seguente didascalia: “Abbiamo visto oggi le tigri. Quello a cui abbiamo assistito è stato un po’ macabro”. Il fatto è stato descritto come “orribile” e “traumatico per i bambini” da altri visitatori, che sui social scrivono: “Troppo macabro per me. Gli animali si mangiano tra di loro, ma non pensavo che avrei visto ciò allo zoo”.
Il veterinario dello zoo, Rolf-Ann Olberg, ha difeso le azioni del parco affermando: “E’ naturale per gli animali mangiarsi a vicenda e i visitatori non dovrebbero essere all’oscuro di questo. Capisco le reazioni della gente – ha detto – ma è abbastanza normale per una tigre o un leone mangiare la loro preda. Con un intero animale passeranno del tempo a strapparlo con i loro artigli e denti, simulando il comportamento naturale”.
Non è la prima volta che uno zoo viene sommerso di polemiche. Nel febbraio 2014, nel parco di Copenaghen, la giraffa Marius, nata da un rapporto endogamico, venne uccisa e successivamente sottoposta a un’autopsia pubblica. Uno ‘spettacolo’ al quale assistettero i visitatori di ogni età dello zoo. La carcassa venne poi data in pasto ad alcuni leoni e ad altri animali carnivori ospitati nella struttura. Un recente documentario della Bbc stima che circa 3.000-5.000 animali vengono uccisi negli zoo europei ogni anno.