Farsi mordere da un ratto mentre si è ricoverati al pronto soccorso. Sembrerebbe un paradosso, eppure è realmente accaduto presso l’ospedale piemontese di Chieri (To) dove un anziano paziente di 79 anni – trasportato da un’ambulanza per una forte crisi respiratoria – è strato sistemato in una barella nel corridoio dopo l’intubazione, in attesa del ricovero in reparto. Accanto a lui il figlio, testimone involontario dell’assurdo incidente capitato “nell’asettica” struttura ospedaliera.
Di lì a poco, infatti, arrivano due infermieri per mettere un catetere al paziente; sollevano il lenzuolo e, sorpresa!, salta fuori un ratto. Il roditore, probabilmente spaventato, morde l’anziano e poi fugge inseguito da un infermiere che riesce a buttarlo in strada. Immediatamente allertato, arriva un medico infettivologo che visita l’anziano e scongiura l’ipotesi di infezione. Viene anche dato l’allarme in direzione ed entro un’ora arriva l’impresa per la derattizzazione.
“Un episodio davvero spiacevole – dicono dalla direzione generale – di cui però non abbiamo responsabilità. Facciamo effettuare derattizzazioni costanti, le trappole con il veleno ci sono sempre. Questo topo è arrivato dalla strada. Purtroppo al pronto soccorso le porte si aprono e si chiudono spesso: entrano ambulanze, pazienti”.
Dello stesso tenore le spiegazioni dell’assessore Gaspardo Moro: “Facciamo effettuare periodicamente interventi di derattizzazione. Nessuno ci ha segnalato episodi nei locali del Comune, nelle scuole o in biblioteca e neppure sono arrivate denunce all’Asl e all’Ufficio di Igiene. Quest’autunno, in seguito ad un’interrogazione in Consiglio comunale, avevamo chiesto chiarimenti appunto all’Asl, ma non c’erano state segnalate particolari criticità. Piuttosto, i residenti nel centro storico si lamentano dei piccioni”.
Speriamo non entrino anche i pennuti al pronto soccorso, altrimenti l’ospedale – noto alle cronache per due recenti episodi di malasanità – rischia di diventare un giardino zoologico.