Arsenio Lupin, se fosse esistito, si sarebbe, probabilmente rivoltato nella tomba a sapere la storia di un suo “collega” ladro arrestato per una leggerezza imperdonabile. Roma, primi di agosto, un noto spacciatore e delinquente del quartiere Casalpalocco si avvicina a un’automobile parcheggiata davanti al policlinico Gemelli. Forza la serratura ed entra per impossessarsi degli oggetti di valore che riesce a trovare a bordo. Ma nella fretta, prima di uscire, dimentica all’interno un marsupio contenente il suo documento d’identità e uno spinello.
Il proprietario del veicolo, un medico dell’ospedale che vive a Vejano (Viterbo), ha denunciato subito il fatto ai carabinieri, consegnando il borsello. I militari sono quindi risaliti al delinquente e hanno fatto irruzione in casa sua, trovando la moglie intenta a confezionare dosi di marijuana e hashish, in una vera e propria centrale dello spaccio del noto quartiere della periferia ovest romana. Dentro l’appartamento è stato rinvenuto più di un chilo di droga insieme a bilancini elettronici e e una vera e propria serra artigianale per la coltivazione. La coppia è quindi stata arrestata.