Dramma della gelosia a Chicago, negli Stati Uniti. Le vittime, stavolta, sono però due cagnolini. Ad ucciderli è stato un marito che ha confessato di averlo fatto perché esasperato dal tempo a loro riservato dalla moglie.
Il dramma
I fatti sono avvenuti nella periferia della città dell'Illinois. L'uomo, un ex avvocato, al culmine di una lite, si è avventato sui due chihuaha di proprietà della donna, chiudendosi a chiave nell'appartamento dove vivevano insieme. La consorte ha provato in tutti i modi ad impedire la tragedia, urlando e battendo disperata i pugni contro la porta chiusa. L'ex avvocato aveva confessato poco prima di ritenere i due cani la causa della crisi che stava vivendo la loro relazione. Pieno di rabbia, li ha così gettati con violenza dal secondo piano. La moglie ha tentato di scongiurare in extremis il tragico epilogo, riuscendo ad entrare in casa grazie all'aiuto di un vicino che aveva a disposizione le chiavi dell'appartamento. Ma non c'è stato nulla da fare: la proprietaria non ha potuto fare altro che constatare la morte di almeno uno dei suoi due amati animaletti. Un corpicino senza vita giaceva sul selciato mentre dell'altro non v'era traccia; non si sa se quest'ultimo sia stato scagliato a distanza o sia riuscito a salvarsi dall'orribile morte.
L'epilogo
Jerald, questo il nome dell'ex avvocato, è stato nel frattempo arrestato con l'accusa di crudeltà aggravata sugli animali. Per la pena è previsto il pagamento di una cauzione di 10milioni di dollari. Un raptus di gelosia inspiegabile: l'uomo ha sostenuto di sentirsi trascurato dalla moglie per via del tempo che quest'ultima dedicava ai suoi due cani. Già da tempo Jerald aveva mostrato insofferenza nei confronti dei due chihuaha ma la moglie non avrebbe mai potuto immaginare che si sarebbe spinto fino a questo. Dalla violenza dell'uomo, inoltre, non sarebbe stata risparmiata neppure la donna, presa a schiaffi e insultata proprio per l'affetto mostrato per i suoi cani.