Torna l’incubo delle aggressioni sui treni del Piemonte, dove sulla tratta regionale Ventimiglia-Torino ben 300 passeggeri sono rimasti ostaggi di una baby-gang di 60 ragazzi, tutti minorenni, e di etnia africana. Come riporta il quotidiano “La Stampa”, secondo alcuni testimoni, quello di Pasqua “è stato un viaggio traumatico. Uso sempre il treno per raggiungere il mare – racconta una giovane -, ma non avevo mai assistito a uno spettacolo del genere”. Simone, è una studentessa torinese salita a Laigueglia alle 16:20. Ha visto la stazione di Torino Porta Nuova ben cinque ore dopo. Ma non sono state le ore di viaggio a stupirla, bensì quello che è accaduto sul treno.
L’accaduto
Secondo la giovane, un gruppo di giovani nordafricani, tutti minorenni, è salito alla stazione di Fiesole. “Con loro c’erano delle ragazze italiane ubriache – prosegue -. Continuavano a spostarsi tra gli scompartimenti. Si chiudevano nei bagni, immagino per non farsi trovare dal controllore”. Poi la situazione è degenerata: una delle giovani si è messa a gridare perchè un ragazzo di colore le stava stringendo le mani al collo. Uno scherzo, è stata la difesa del ragazzo, ma una coppia di pensionati ha chiesto l’intervento del capotreno. “Ci siamo fermati alla stazione di Cengio – agiunge Simona . Lì c’erano i carabinieri e hanno fatto scendere il gruppo. Sono arrivate le ambulanze. Tre ragazze sono state trattenute: avranno avuto 14 anni. Ho visto i militari che al telefono cercavano di mettersi in contatto con i genitori”. Dopo quasi due ore il treno riparte, ma a bordo tornano anche i sessanta stranieri.
Danni al treno e sedili squarciati
“Alla fine non gli hanno fatto nemmeno una multa. E questi hanno trascorso il resto del viaggio a prendere in giro tutti gli altri passeggeri. Dicevano: ‘Visto? Non ci possono fare niente'”. Prima di arrivare a Torino, la loro rabbia si è sfogata sui sedili di uno scompartimento, che sono stati squarciati con dei coltelli, e nei bagni resi del tutto inutilizzabili. Arrivati a Porta Nuova si è scatenato un fuggi-fuggi. “Sono scesa e ho lasciato la stazione tra cordoni di poliziotti – conclude la studnetessa -. Ma ho visto con i miei occhi un sacco di quei ragazzi che scappavano, correndo in mezzo ai binari. Insomma, credo che la maggior parte di loro, dopo tutto quello che ha combinato, l’abbia fatta franca”. In attesa della denuncia del capotreno, la polizia ferroviaria è riuscita a identificare un paio di stranieri, che restano a piede libero. Intanto, la Rete Ferroviaria Italiana ha confermato i danni.
I precedenti
Non è la prima volta che succede. Il caso dei regionali che ogni giorno collegano Torino a Cuneo era già scoppiato due anni fa, quando erano stati i sindacati a inserire la tratta nell’elenco delle quindici più pericolose d’Italia. Criticità per altro denunciate dagli stessi controllori, rimasti soli a governare la vita dei treni dopo i tagli imposti nell’estate del 2014. Le corse erano state sorvegliate per mesi dalle pattuglie della Polfer. Ma la cronaca degli atti vandalici e delle aggressioni è recente. Proprio sull’intercity Torino-Savona, lo scorso 6 aprile, un uomo di quarant’anni è stato accerchiato e picchiato. Per salvare portafogli e telefono, si è ritrovato un naso rotto e un trauma cranico. Gli aggressori, tre ventenni marocchini, sono stati rintracciati dai carabinieri a Fossano, che se la sono cavata con una denuncia. Un altro episodio nel pomeriggio del giorno seguente, a Savigliano. Tre magrebini si sono seduti accanto a una studentessa di 25 anni. Dopo averla infastidita, la distraggono e fuggono con la sua borsa. I militari li prendono alla stazione successiva: due di loro sono minorenni.
Gli Assessori regionali: “Più sicurezza sui treni”
“È necessario che il governo intervenga con urgenza sull’intero sistema di sicurezza sui treni, da implementare in modo significativo dopo lo smantellamento, negli ultimi anni, di molti posti della Polizia ferroviaria che garantivano un più capillare presidio delle stazioni e sulle tratte ferroviarie”. Così la vicepresidente e assessore regionale alla Sicurezza, Sonia Viale, e l’assessore regionale ai Trasporti, Gianni Berrino, condannando l’episodio “gravissimo” di vandalismo sul regionale Savona-Torino. “Come Regione Liguria – continuano i due esponenti della Regione – siamo pronti a costituirci parte civile in un eventuale procedimento: fatti di questo genere non sono tollerabili perché, oltre a mettere a rischio la sicurezza di passeggeri e personale ferroviario, costituiscono un grave danno d’immagine per la nostra regione dal punto di vista turistico. Un primo atto concreto per aumentare la percezione della sicurezza sui treni e prevenire molestie e atti vandalici potrebbe essere l’installazione di videosorveglianza a bordo, come già Trenitalia ha provveduto a fare sui treni Vivalto, per la prima volta in Liguria”.