La storia è sempre la stessa: ragazzini che in gruppo si sentono forti, intoccabili e se la prendono con chi è più debole. Questa volta è accaduto a Cefalù, in provincia di Palermo: tre quindicenni sono stati denunciati per stalking, percosse, violenze, minacce e diffamazione, con l'aggravante della disabilità e della minore età della vittima. Il video dell’aggressione diffuso nella chat social e tutti i cellulari sono stati sequestrati. “Ad aggravare la condotta – spiegano gli investigatori, coordinati dal vice questore Manfredi Borsellino – è stata la condizione della vittima, con una lieve disabilità che la rende vulnerabile e meno capace di difendersi, e già destinataria in passato di scherni e atti persecutori”.
Le indagini
Le indagini sono scattate dopo la denuncia dei genitori del 14enne, avvisati del video da alcuni conoscenti che avevano visto il filmato postato sui social. Tra i giovani denunciati, uno in particolare lo insultava e lo picchiava sistematicamente nonostante la vittima implorasse di essere lasciato in pace. La famiglia era a conoscenza degli episodi precedenti e aveva deciso di soprassedere cercando una soluzione agli atti di bullismo. “Stavolta – spiegano dalla polizia – la situazione è stata troppo grave e i genitori hanno deciso di denunciare tutto”.
Una legge contro il bullismo
Intanto in settimana è arrivato il sì unanime dell’Aula alla nuova legge, di iniziativa consiliare, “Disposizioni in materia di prevenzione e contrasto del fenomeno del bullismo e cyberbullismo”. L’atto, che prevede un finanziamento di 50mila euro entro fine 2019 per promuovere azioni di prevenzione e di contrasto al fenomeno del bullismo e del cyber bullismo, ha l’obiettivo di tutelare e valorizzare la crescita educativa, sociale e psicologica dei ragazzi nei loro contesti di vita.