Una vicenda decisamente singolare quella avvenuta all'aeroporto internazionale di Hyderabad, in India, dove un inconveniente a bordo di un velivolo della Air India ha costretto i piloti a non far decollare l'aereo per la sua destinazione, Visakhapatnam. Una decisione presa per prudenza ma non per un guasto tecnico o per altre ragioni strettamente legate alla sicurezza dei passeggeri, perlomeno non per come le si intende solitamente: tutti coloro che erano a bordo, infatti, sono stati costretti a scendere e imbarcarsi su un altro velivolo per via della segnalazione arrivata in cabina di comando che annunciava la presenza a bordo di un topo. Il punto è che non solo il roditore non sarebbe stato trovato (con la compagnia aerea che ha segnalato il problema senza però fornire ulteriori dettagli) ma per le varie operazioni di trasbordo, i passeggeri dell'aereo rimasto a terra sono arrivati a destinazione con oltre 12 ore di ritardo.
Una faccenda seria
In sostanza, l'intruso ha impedito all'aereo di decollare e provocato un ritardo monstre per tutti coloro che speravano in un volo tranquillo fino a Visakhapatnam. La preoccupazione iniziale dei passeggeri per un eventuale guasto si è trasformata in ironia una volta appresa la motivazione che ha spinto il comandante a non partire, con molti commenti sarcastici apparsi sui social. La questione, però, è in realtà più seria di quanto non sembri perché, come riportato da alcuni esperti (evidenzia Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”), la presenza di un topo su un aereo può portare conseguenze potenzialmente catastrofiche, considerando che tali animali possono rosicchiare i fili e danneggiare per questo l'impianto elettrico. Tra l'altro, quello di Hyderabad non sarebbe nemmeno un caso isolato, in quanto già nel 2015 un aereo di linea della stessa compagnia, diretto a Milano e partito da New Delhi, fu costretto a tornare indietro per la segnalata presenza di un roditore a bordo, che aveva scatenato il panico fra i passeggeri.