In Texas, presso il Methodist Hospital di San Antonio, muore un 30enne, pochi giorni dopo aver partecipato a una festa dove aveva contratto il terribile virus. Sono diversi i “Covid party”, organizzati negli Stati Uniti, dove i giovani si riuniscono senza rispettare le regole previste. lo scopo di “sperimentare” se il virus esiste davvero.
Un errore fatale
Al giovane uomo è stato fatale il convincimento che il Coronavirus fosse un’invenzione di politici e giornali. Prima di morire all’infermiera, che lo stava assistendo, ha confidato: “Penso di aver fatto un grosso errore. Pensavo fosse una bufala, ma non lo è” .
L’appello della dottoressa
La dottoressa Jane Appleby del Methodist Hospital, dove è morto il ragazzo, in un video pubblicato su YouTube ha raccontato la vicenda e ha invitato i giovani a non partecipare ai “Covid party“. “L’idea di queste feste è riunirsi e vedere se il virus è reale e se qualcuno dei presenti viene contagiato”.
Ha reso noto che attualmente, nello stesso ospedale, sono ricoverati diversi pazienti tra i 20 e i 30 anni per complicazioni legate al Covid-19, rivolgendo un appello ai giovani: “Nessuno di noi è invincibile. Per favore, indossate le mascherine, restate a casa quando potete, evitate gli assembramenti e lavatevi spesso le mani”.
Un esperto in emergenza
Robert Glatter, un esperto dell’emergenza al Lenox Hill Hospital di Manhattan, ha spiegato che quei party sono “pericolosi, irresponsabili e potenzialmente mortali”, “Parteciparvi può essere una via verso una morte veloce, oppure verso una lunga malattia fatta di spossatezza, dolori, difficoltà di respirare e febbre alta, se si sopravvive.