In guerra, in amore e … in tempi di crisi economica, tutto è lecito, specie se porta a un guadagno tangibile. Così, una studentessa della Florida, incinta al sesto mese, ha deciso di mettere in vendita test di gravidanza positivi per ripagarsi gli studi. E la cosa più incredibile è che in molti (o forse sarebbe meglio dire: in molte) glieli hanno acquistati!
Lauti guadagni motivati anche dall’inserzione scritta dalla protagonista, che suggerisce i molteplici usi dello stick a uso domiciliare. “Che lo usiate per divertimento, per fare uno scherzo, o per ricattare l’amministratore delegato di Apple con cui avete una relazione, non mi interessa”, specifica la futura mamma in carriera.
L’idea è piaciuta così tanto che la ragazza è arrivata a guadagnare quasi 200 dollari al giorno solo vendendo i test “contraffatti”, assicurando così un futuro “onesto” al nascituro. Ma la festa è finita quando alcuni giornalisti hanno deciso di spacciarsi per clienti ed hanno contattato la ragazza.
L’incontro è andato come previsto: i giornalisti sono andati a comprare un test di gravidanza, la ragazza è quindi andata in bagno, tornando con il test di gravidanza positivo. Il tutto, ovviamente, filmato e registrato. Fin qui nulla di rilevante dal punto di vista penale: vendere test di gravidanza non è reato neppure in Florida!
Ciò che ha causato il fallimento dell’azienda familiare (mamma+bimbo) è stata, paradossalmente, la troppa pubblicità: in seguito alla diffusione della notizia, a causa della fortissima pressione mediatica, la ragazza ha deciso di rimuovere l’annuncio e di porre fine al redditizio business. La studentessa è così tornata ai suoi vecchi impegni: studiare nuovi metodi per fare soldi.