Probabilmente il desiderio di immortalare sé stessi in un contesto d’eccezione è più forte della prudenza. Di sicuro del buonsenso. Sarebbe lungo l’elenco di casi clamorosi che hanno trasformato la moda del selfie in una gaffe anche molto grave (l’ultimo pochi giorni fa, quando un turista ha pensato bene di sdraiarsi sulla Paolina Borghese in gesso di Canova, esposta nel Museo di Possagno, danneggiandola). Stavolta, il teatro inconsapevole del misfatto sono le Terme centrali di Pompei. Anzi, per la precisione, il tetto delle terme, dove una turista, nel giorno di Ferragosto, si è arrampicata per ottenere una migliore inquadratura per scattare la sua immagine-profilo.
Allarme a Pompei
L’allarme è scattato pressoché immediato nell’area degli scavi archeologici dell’antica Pompei. Un gesto sconsiderato, per il possibile danno che la struttura, riportata alla luce dopo un paio di millenni di oblio sotto lava solida e rocce, avrebbe potuto subire. Ma anche per l’incolumità della turista stessa, che ha corso un grosso rischio nell’issarsi su un tetto così antico e fragile. La donna è stata a sua volta immortalata da altri turisti e, in breve, le immagini sono diventate di pubblico dominio. I Carabinieri, nel frattempo, hanno aperto delle indagini assieme alla Soprintendenza, acquisendo le immagini delle videocamere di sorveglianza.
La nota
Al momento non si conoscono né l’identità né la nazionalità della turista. Resta, comunque, la violazione della norma dell’area archeologica, che vieta categoricamente anche solo di appoggiarsi alle strutture emerse dagli scavi. Figuriamoci di arrampicarvisi sopra. Immediata la nota della Direzione del Parco Archeologico di Pompei, che ha stigmatizzato il gesto e sottolineato “che l’accesso alla copertura delle Terme è interdetto al pubblico con adeguata segnalazione”. La Direzione ha inoltre precisato che “questo atto deplorevole invita ancor di più a rispettare le norme generali di visita al sito e il giusto distanziamento anti-Covid, anche in virtù delle ultime indicazioni governative”.