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Taiwan, festa scolastica in stile Reich: il preside costretto alle dimissioni

Circa 70 anni fa, in piena Seconda guerra mondiale o, se vogliamo, anche prima di questa, era triste consuetudine veder sfilare per le città tedesche (e purtroppo non solo), intere parate di soldati, con carri armati in bella vista e bandiere che, sventolando, mostravano il simbolo del potere del Reich e, allo stesso tempo, dell’orrore di quegli anni: la croce svastica. Ma la follia del nazionalsocialismo tedesco è terminata nel 1945, e tutti gli emblemi che portava con sé ora sono riportati in fotografie, impresse sui libri di storia. Oppure no? Occorre sfogliare diverse pagine dell’atlante per giungere dalla Germania, terra d’origine del partito fondato da Adolf Hitler, al piccolo arcipelago della Repubblica di Cina, meglio nota come Taiwan, situato nel Mare cinese. Eppure, osservando le immagini di quanto accaduto in una scuola superiore della piccola città di Hsinchu, sull’isola principale dello Stato asiatico, ecco che si palesa una delle pagine più cupe delle storia dell’umanità: per festeggiare l’anniversario dell’istituto, infatti, i ragazzi si sono esibiti nella rappresentazione di una vera e propria parata nazista, con tanto di bandiere del Terzo Reich, gagliardetti con l’aquila dell’impero e fasce crociate al braccio, riproponendo addirittura dei modelli in cartone dei “tank” tedeschi.

Una scelta certamente di cattivo gusto, nata dall’evento cosplay organizzato dalla scuola per la ricorrenza della sua fondazione. Il preside, stando a quanto riportato, aveva inizialmente proposta un’ambientazione in stile arabo, una scelta in seguito bocciata. Da qui, la discutibile decisione di convertire le scure divise degli alunni in altrettante uniformi da sfilata risalenti all’epoca del secondo conflitto mondiale, sfoggiate in una quantomai realistica marcia (partecipata dagli insegnanti e dallo stesso preside) accompagnata da grida del tipo “Ecco Hitler!” e via dicendo, con sconvolgenti riferimenti anche all’olocausto.

La scena, ripresa in un filmato, ha fatto immediatamente il giro del web, scatenando un prevedibile strascico di polemica e indignazione: “E’ deplorevole e sconvolgente – ha commentato l’Ufficio economico e culturale israeliano a Taiwan – che a settant’anni dalla scoperta del mondo degli orrori dell’Olocausto, una scuola metta in scena una celebrazione di questo genere”. Pronta la presa di distanza da parte dell’autorità locali, le quali hanno però precisato come i ragazzi non sapessero dei sentimenti di odio e oppressione racchiusi in quei simboli. D’altronde, sono in molti a sostenere come lo studio del più grande conflitto bellico dell’era moderna, in Asia, riguardi principalmente la parte avuta dal Giappone senza, di conseguenza, la dovuta attenzione a quanto accaduto sul suolo europeo.

Inevitabili, a seguito dell’accaduto, le dimissioni del dirigente scolastico. Anche se, a ben vedere, la pecca risulta essere ben più a monte, ossia nello stesso sistema d’insegnamento della storia ai ragazzi.

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