Correva di notte a tutta velocità per le vie di Londra, forse impegnato in una gara con un’altra macchina, un giovane che con il suo Suv ha distrutto diverse macchine, alcune delle quali di lusso. In un video diffuso si Rete si vede la strada di Moore Street, nell’esclusivo quartiere della capitale britannica Chelsea, piena di supercar parcheggiate ai lati della strada. All’improvviso, sfreccia in mezzo alla strada – molto vicino alle auto in sosta – una macchina, poco dopo seguita da un’altra, un’Audi Q7. L’uomo al volante dell’Audi forse perde il controllo della vettura e sbatte contro quelle parcheggiate. L’autore dell’incidente e il passeggero che era con lui, una ragazza, sono stati ricoverati per delle ferite alla testa ma le sue condizioni non sarebbero gravi.
Un danno di lusso
Nel distretto che ha ospitato celebrità inglesi come il filosofo e giurista Sir Francis Bacon e l’eccentrico scrittore e aforista irlandese Oscar Wilde ed è la “casa” di una delle società di calcio più ricche del pianeta, il Chelsea, non potevano che essere parcheggiate macchine molto costose. Così nello schianto, l’uomo del Q7 ha causato un danno che gli costerà molto caro. Sono andate infatti distrutte, tra le altre, un McLaren dal valore di 330mila euro, una Bentley Bentyaga da 220mila euro e un Porsche Cayenne da 110mila euro. In totale fanno 660mila euro. L’autore dell’incidente e la ragazza che era con lui ne sono fortunatamente usciti vivi e non sembrano essere in pericolo di vita, ma sono stati ricoverati in ospedale per delle serie ferite alla testa, scrive il sito d’informazione inglese Dailystar.co.uk. Sempre il Daily star scrive, citando fonti della polizia, che non c’è stato nessun arresto per il momento e che le indagini.
La stagione delle corse
Il giovane alla guida sarebbe sceso dall’Audi, scrive il sito Formulapassion, sostenendo che stava fuggendo da un inseguimento. Un altro giornale online inglese, The Sun, scrive che questo periodo dell’anno è il cosiddetto “supercar season” in questa zona di Londra. I rampolli milionari di famiglie benestanti mediorientali saudite, emiratine o qatariote si divertirebbero a lanciarsi in gare clandestine a folle velocità per Londra. Probabilmente la ricchezza e il potere che detengono, per via dinastica e non per averli guadagnati, danno a questi giovani l’impressione di poter fare qualsiasi cosa passi loro per la testa, anche mettere in pericolo le vite proprie e quelle altrui in un delirio d’onnipotenza e d’impunità.