Una vecchia pubblicità recitava lo slogan “Il telefono, la tua voce”. Per una 34enne romana, invece, il telefono è diventato una croce. Colpa del suo ex fidanzato, mai rassegnato alla fine della relazione, che ha finito per farsi arrestare. I carabinieri della stazione Roma Piazza Farnese hanno infatti fermato un uomo di 40 anni che da circa 4 mesi perseguitava la sua ex inviandole, in media, circa 70 messaggi e 100 telefonate al giorno.
Dopo una convivenza di circa 10 anni i due, entrambi di Capena, si erano lasciati e da allora l’uomo inviava alla ex continui messaggi e telefonate dal contenuto minatorio. Stanca delle persecuzioni che subiva, la donna, che lavora a Roma, nei giorni scorsi si è recata dai carabinieri di Piazza Farnese per denunciare l’ex compagno. Non solo, ma ha poi chiamato informandolo della denuncia, sperando che almeno questo lo inducesse a desistere.
Macchè. L’uomo dalla provincia è venuto a Roma, ha raggiunto il posto di lavoro della donna e le ha rubato il cellulare tornandosene a casa, forse pensando di nascondere le prove della sua azione persecutoria. I carabinieri, che dal momento della denuncia erano in costante contatto con la donna per assicurarle protezione, appena informati dell’episodio hanno raggiunto il 40enne a Capena dove, con l’ausilio dei colleghi della locale stazione, lo hanno arrestato con le accuse di stalking e furto aggravato. In casa, i militari hanno inoltre ritrovato il telefonino rubato poco prima che è stato restituito alla vittima. Lo stalker è stato condotto presso il carcere di Regina Coeli. Da lì sara difficile fare chiamate…