Non in tutte le culture quella delle spose bambine è considerata una piaga. In Turchia, ad esempio, le piccole dai nove anni possono contrarre matrimonio con gli adulti, a patto che siano in grado di procreare, cioè che abbiano raggiunto la pubertà.
Finita l'infanzia, ci si può sposare
Sono concordi gli imam del Paese sulle rive del Bosforo, come riferisce il sito della Diyanet, l'Autorità pubblica per gli Affari religiosi. Si riduce così l'età minima per sposarsi, facendola coincidere con la fine dell'infanzia. Ovviamente la decisione fino al raggiungimento dei 15 anni non può essere presa in autonomia dalla bimba, pertanto saranno i genitori a fare da garanti.
La tolleranza dello Stato
Nonostante la legge turca vieti il matrimonio sotto i 17 anni, le stime parlano di 181mila neospose under 16 in Turchia. Il Paese, con il 14% di matrimoni precoci, risulta oggi al secondo posto in Europa, subito dopo la Georgia che ha una percentuale del 17%. Nelle zone più sottosviluppate e rurali, come nella provincia di Şanlıurfa, la percentuale di queste unioni sfiorerebbe addirittura quota 60%. Come riferisce La Stampa, “si tratta di matrimoni informali, celebrati da autorità religiose, che vengono però tollerati dallo Stato”.
Il dietrofront
Il vespaio di polemiche ha però provocato un dietrofront da parte della Diyanet. Sui social network, molti utenti hanno espresso il proprio sdegno, chiedendo anche la chiusura di questa istituzione, già coinvolta in polemiche simili in passato. Sul sito ufficiale, dunque, è stato successivamente precisato di non approvare le spose bambine.