Virale”, oggi come oggi, è un termine che fa riferimento principalmente a qualcosa che, il più delle volte, riesce a farci sorridere nel navigare sul web, per qualche atteggiamento buffo, divertente e via dicendo. Il punto è che, online, molto spesso virale diventa anche quel che non dovrebbe, compresi atti deprecabili o gesti che solo per ricevere una dura condanna meritano la diffusione via internet. E' il caso del filmato messo in rete da un uomo che, in provincia di Sondrio, ha pensato di divertirsi spaventando un gruppetto di caprioli che pascolava a bordo strada nei pressi di un ponte della frazione di Campovico, a Morbegno. Gli animali, impauriti e inseguiti a lungo dall'uomo (che nel frattempo riprendeva tutto) a bordo di un motorino, una volta giunti sul ponte, probabilmente in un estremo tentativo di fuga, hanno effettuato un salto oltre il parapetto, con esiti differenti.
Accertamenti in corso
Nessuno dei tre animali pare sia morto: due di loro sarebbero saltati oltre le barriere in un punto dove il dislivello era ancora contenuto, probabilmente dileguandosi nel bosco; al terzo è andata peggio, visto che ha continuato a fuggire in preda al panico, saltando infine oltre il parapetto del ponte, per un volo di almeno venti metri. Nonostante sia piombato nell'Adda sottostante, sembra sia riuscito lo stesso a rialzarsi e fuggire, come mostrato negli ultimi scampoli del video, che non ha mai smesso di immortalare la fuga disperata dell'animale. Il filmato non ci ha messo molto a diventare virale, seppur rimbalzando sui social per breve tempo, in quanto il profilo che lo aveva pubblicato è stato cancellato dopo qualche minuto. Tempo sufficiente, però, affinché ricevesse una condanna unanime da parte degli utenti. A rendere noto il filmato dopo la cancellazione del profilo è stato Rinaldo Sidoli, portavoce di Alleanza Popolare Ecologista, il quale ha parlato di “un macabro ‘divertimento’ ai danni di esseri indifesi. Chiediamo che questo orrendo atto venga punito con la massima severità. Abbiamo presentato una denuncia alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Roma in merito a questa orribile vicenda”. Sulla questione si è espresso anche il comandante della Polizia provinciale Graziano Simonini: “Fisicamente non abbiamo ancora rintracciato il responsabile. Dobbiamo capire se chi ha pubblicato il video su Facebook sia effettivamente l’autore dell’inseguimento“.