Un film argentino intitolato Desire e trasmesso sulla piattaforma Netflix ha destato scandalo e polemiche. Se le scene di sesso nelle pellicole ormai sono state sdoganate senza preoccuparsi del parere dei genitori con figli minori che guardano la tv, ciò che ancora procura il risentimento di ampi settori dei telespettatori è dover assistere a scene di auto-masturbazione da parte di bambine molto piccole: è quello che alcuni ritengono di aver visto nella scena iniziale del film in questione, reso disponibile a dicembre 2017. “La scena include un orgasmo”, ha riferito Megan Fox, scrittrice e giornalista di PJ Media. La donna ha contattato l'Fbi e il Dipartimento di Giustizia, che l'hanno rimandata al Centro nazionale per i bambini scomparsi e sfruttati (Ncmec). Quest'organizzazione le ha riferito che avevano già iniziato un'indagine sul film.
Come riferisce Lifesitenews, Diego Kaplan, il regista del film, ha tentato di difendere la scelta di inserire nella pellicola questo passaggio alquanto equivoco sostenendo che “ovviamente questa scena è stata girata usando un trucco, ovvero le ragazze stavano copiando una scena da cowboy di un film di John Ford“, ha detto a Indywire, un sito web dell'industria cinematografica. “Le ragazze – ha proseguito – non hanno capito cosa stavano facendo, stavano solo copiando quello che stavano vedendo sullo schermo. Nessun adulto ha interagito con le ragazze, a parte l'allenatore bambino. Tutto è stato fatto sotto l'attenta sorveglianza delle madri delle ragazze“. Kaplan ha dunque aggiunto: “Tutto funziona all'interno delle teste degli spettatori”, pertanto il modo in cui si interpreta questa scena dipende dal “livello di depravazione” di ognuno. Già nel settembre scorso Netflix era finita al centro delle polemiche: una serie tv per bambini dal titolo “Big Mouth” era stata accusata – sempre come riferisce Lifesitenews – di sessualizzare i bambini e promuovere la pedopornografia.