L'onore e la distinzione conferiti dal ruolo di corazziere in servizio al Quirinale, edivdentemente, non sono gli stessi per tutti. Di sicuro non per uno dei giovani militari in servizio presso il Colle, in quei corridoi dove si sposta il Presidente della Repubblica e dove, in questei giorni, si avvicendano i leader di partito per le Consultazioni rese necessarie dalla crisi di governo. Un ragazzo che assolve il suo compito con la compostezza e la dignità tipica di ogni corazziere, sfoggiando la serietà e la rigida disciplina militare che questo ruolo richiede fin dai suoi albori. Un giovane che, però, secondo una flotta di haters, leoni da tastiera o qualsiasi altro appellativo si voglia dar loro, ha un difetto che lo renderebbe, a detta loro, indegno di un ruolo così importante: il colore della sua pelle.
Insulti e ironia
In questi è giorni è comparso spesso in tv, proprio per il via vai dei rappresentanti dei vari partiti che si sono avvicendati al Quirinale per conferire con Sergio Mattarella. Alto, distinto, silenzioso, composto e in alta uniforme, come tutti gli altri. Lui però è “di colore”, questo è il problema. Un dettaglio sufficiente a scatenare le reazioni a catena rigorosamente via social di chi, questo aspetto della sua persona, proprio non vuole mandarlo giù. C'è chi batte sulla tastiera per scrivere insulti, chi semplicemente usa il sarcasmo e anche chi fa paragoni forse poco azzeccati con la realtà lavorativa di oggi. Per qualcuno “somiglia a un Ferrero Rocher”, alludendo all'accostamento dell'elmo da corazziere con il colore della sua pelle; un altro lo accusa di “rubare il lavoro”. Un altro ancora se la prende col sistema: “E io che sono disoccupato?”.
Insulti e lamentale del tutto gratuiti, ai quali però sfugge il dettaglio più importante: che quel ragazzo è nato in Italia (in Sicilia per la precisione) e che di straniero ha solo le origini (brasiliane in questo caso). E, soprattutto, che in servizio al Quirinale lo è già da un paio d'anni. Era apparso in tv, poiché fece parte della guardia d'onore che accolse Papa Francesco nel 2017 e la sua storia era già stata raccontata. Ma a quanto pare non è bastato a frenare il lato peggiore della rete.