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Scritte razziste sull’abitazione di LeBron James. Il campione: “Odio sempre presente”

Un’amarezza non certo dovuta ai risultati del campo quella che ha vissuto il fuoriclasse della Nba, LeBron James. Il fenomeno dei Cleveland Cavaliers, infatti, è stato costretto a fare i conti con un’azione tanto sgradevole quanto vile, messa in atto nei suoi confronti con segni tangibili sulla sua abitazione di Los Angeles: delle scritte riportanti insulti razzisti sono state infatti notate sul cancello anteriore della villa, imbrattato con uno spray colorato. Un episodio certamente spiacevole per “King” James che, in modo alquanto aspro, ha commentato l’accaduto nel corso di una conferenza stampa: “L’odio in America, specialmente per gli afroamericani, viene sperimentato ogni giorno. Sono seduto qui alla vigilia di uno degli eventi sportivi più grandi e il tema della razza ritorna. Il razzismo sarà sempre presente nel mondo, farà sempre parte dell’America”.

James: “Succede ogni giorno”

Parole decise, pronunciate in piena preparazione alle ottave finals della sua carriera, le settime consecutive, da disputare per il secondo anno di fila contro i Golden State Warriors: “Se può servire a mantenere il tema del razzismo vivo nel dibattito di ogni giorno accetto anche questo – ha detto il campione, dopo alcuni secondi di riflessione -. La questione razziale è sempre di attualità in tutto il mondo e anche in America; il problema dell’odio razziale verso gli afro-americani è una cosa di ogni giorno, anche se a volte è nascosto: c’è chi lo professa nascondendosi, c’è chi ti sorride in faccia e poi ti dice cose sgradevoli alle spalle ma succede ogni giorno”.

Lo sport ferito

Questioni che ritornano, palesando odi mai del tutto sopiti negli States. Senza dubbio, la bravata sull’abitazione di James torna a far discutere su tematiche che, giunti ormai nell’anno 2017, dovrebbero essere considerate come superate. Invece, a intervalli nemmeno troppo ampi, ecco che il mondo dello sport si ritrova a dover fronteggiare episodi di discriminazione razziale che, indifferentemente, caratterizzano campi e parquet di gioco di ogni parte del mondo. L’episodio di Los Angeles getta una macchia su una disciplina sportiva che, negli Stati Uniti, ha visto protagonisti storici campioni afro-americani, amatissimi dal pubblico non solo a stelle e strisce ma di tutto il mondo. Certamente, coloro che hanno eseguito tale gesto rappresentano una minoranza ma, allo stesso tempo, feriscono il cuore di uno degli sport più amati e corretti, andando a offendere una delle sue icone più amate.

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