Dopo il terremoto, mancavano solo gli “sciacalli”. E’ quanto accaduto a Norcia, perla medievale umbra duramente colpita dal sisma di ottobre che ha colpito il Centro Italia, dove è improvvisamente scomparsa una tela del ‘600 “custodita” – si fa per dire – nella chiesa di Nottoria di Norcia (Perugia), gravemente danneggiata. La possibilità di ulteriori crolli, però, non deve aver scoraggiato lo “sciacallo” di turno, che (con una destrezza degna dell’illustre collega Arsenio Lupin) è riuscito a far sparire una tela (grande 193 cm per 142) che non era di certo in “formato tascabile”.
L’opera, ora ricercata dai carabinieri del Nucleo di tutela del patrimonio artistico, raffigura il famoso “Perdono di Assisi” (1631) del pittore francese Jean Lhomme, che lavorò per l’allora Papa, Urbano VIII, nato Maffeo Vincenzo Barberini (Firenze, 5 aprile 1568 – Roma, 29 luglio 1644). I carabinieri non escludono, comunque, altre ipotesi (poco verosimili ma molto più suggestive) come la possibilità che qualche anonimo abbia rischiato l’osso del collo per togliere la tela e metterla al sicuro in previsione di nuove scosse e degli acquazzoni che, in queste ore (neanche a farlo apposta) stanno interessando l’area.
C’è da augurarsi che il “Perdono di Assisi”, come tutte le altre opere che stanno rischiando di venire definitivamente danneggiate o (ancor peggio) di scomparire in quel buco nero che è il mercato sommerso dell’arte, torni presto al suo posto, per la gioia dei nursini e di tutti gli italiani.