E’ stata arrestata dai carabinieri di Riccione, un’infermiera dell’Ausl accusata di circonvenzione aggravata di incapace mentre il figlio della donna, 24 anni, è stato denunciato a piede libero per riciclaggio. I due avrebbero sottratto circa 60mila euro ad una disabile 54enne. In realtà la vicenda è iniziata nel 2001 quando l’infermiera dell’Ausl viene incaricata di seguire una donna affetta da gravi problemi psichici, che vive insieme all’anziana madre.
Nel 2011 la mamma della donna muore i parenti della 54enne si accordano per vendere la casa. A lei vengono dati 60mila euro che vengono accreditati su un libretto postale mentre la signora viene affidata alle cure dell’Ausl in un appartamento di proprietà dell’Azienda Sanitaria. L’infermiera però continua a visitare la donna e in uno degli incontri la sua assistita le racconta di essere entrata in possesso dell’eredità.
Con la scusa di avere urgente bisogno di soldi per una ristrutturazione e che la Asl le vieta di accettare denaro dai suoi assistiti, l’infermiera chiede un prestito alla vittima pregandola di non lasciare traccia scritta dei movimenti. Nel periodo tra il dicembre del 2011 e l’estate del 2013, l’infermiera accompagna quasi a cadenza mensile l’invalida alle Poste per ritirare varie somme di denaro fino a quando sul libretto postale rimangono pochi centesimi. A questo punto la vittima disperata e senza soldi si confida con un’assistente sociale perché non vuole rivolgersi alle forze dell’ordine.
Fortunatamente l’assistente sociale, d’accordo con i dirigenti della asl, riesce a convincere la donna a sporgere denuncia a i carabinieri. Le indagini degli uomini dell’Arma hanno permesso di ricostruire tutti i movimenti effettuati sul libretto postale. Secondo quanto emerso, l’infermiera – con i soldi che aveva sottratto alla disabile – aveva effettuato dei lavori di ristrutturazione in un appartamento e parte dei soldi, circa 11 mila euro, li aveva versati sul conto corrente del figlio che ora è accusato di riciclaggio, mentre l’infermiera è già agli arresti domiciliari.