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Rennes, musica all’ingresso della stazione per allontanare i senzatetto

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Guerra ai senza tetto in stazione a .. suon di musica. Da tre mesi la stazione ferroviaria di Rennes (in Francia) diffonde musica ad alto volume per dissuadere i senzatetto a stazionare sui gradini dell’entrata.

Transito ridotto

Lo fa sapere il quotidiano Ouest France. La notizia è stata confermata anche da Sncf Gares & Connexions, l’azienda che gestisce le stazioni ferroviarie in Francia, che ha spiegato di aver adottato questa iniziativa per evitare che i clochard occupino l’ingresso, già ridotto da lavori in corso, affinché non impediscano – a loro dire – il transito dei “normali” cittadini.

Una evidente discriminazione nei confronti di persone che avrebbero – almeno sulla carta – gli stessi diritti del resto della popolazione. Invece i senzatetto, o “barboni” che dir si voglia, sono normalmente considerati “feccia” della società, vittime di atti di violenze anche gravissime (come l’episodio del senza dimora bruciato vivo da ragazzini mentre dormiva in una panchine dal parco) o trattati alla stregua di “soggetti non graditi”, come nel caso della stazione francese.

I Clochard persone “non gradite”

Ma anche in Italia la vita dei senza fissa dimora nelle stazioni è spesso fonte di tensioni. I clochard si rifugiano nelle sale di attesa per sfuggire alla morsa del freddo e avere bagni pubblici a disposizione; i dirigenti delle stazioni, a loro volta, gradiscono poco la presenza di questi “ospiti non invitati” per un non ben precisato “decoro” degli ambienti e dei vagoni.

La musica che divide

Un problema sicuramente complesso, con ragioni valide da ambo le parti; ma, prima del “decoro”, bisognerebbe guardare al bene della persona. Anche se “non gradita”. Ritornando al caso francese, la musica – una delle più belle capacità specifiche della specie umana – dovrebbe unire, non allontanare.

Milena Castigli: