La violenza gratuita fa sempre scalpore, ma quando il colpevole è un minorenne o un giovanissimo, la società e le agenzie educative (scuola+famiglia) dovrebbero interrogarsi. Ieri a Grumo Nevano (in provincia di Napoli), un 15enne ha aggredito in strada, senz amotivo, un passante.
L'aggressione
Ecco i fatti, nella loro crudezza: un 34enne di origini bengalesi stava camminando in piazza Pio XII quando – secondo quanto ricostruito dai militari – un ragazzo di soli 15 anni, che sostava in piazza insieme ad altri coetanei, avrebbe avvicinato la vittima e senza alcun motivo apparente l’avrebbe colpita con un pugno in pieno volto. Preso alla sprovvista, il bengalese non ha potuto ripararsi ed è finito in ospedale con 20 giorni di prognosi per una frattura al setto nasale. I carabinieri, grazie all’analisi delle immagini di alcune telecamere di sorveglianza installate nella piazza e nelle vie limitrofe, sono riusciti ad identificare senza troppe difficoltà l'aggressore “in erba”. Il giovanissimo è stato condotto in caserma e ascoltato a lungo: avrebbe ammesso tutte le sue responsabilità, ma non ha saputo spiegare le ragioni del gesto violento contro un povero passante. Un esempio di disagio e intollerenza che non può non far riflettere.