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Porta a casa una granata inesplosa come souvenir: tragedia sfiorata nel bresciano

Una goliardata ha rischiato di tramutarsi in tragedia a Calvagese della Riviera, nel bresciano. Qui gli artificieri hanno dovuto evacuare venticinque famiglie per far brillare un ordigno “ad alto potenziale esplosivo”.

Bomba inesplosa lasciata sotto il portico di casa

Il pericolosissimo oggetto è stato lasciato sotto il portico della propria abitazione da un uomo che lo aveva preso con sé dopo averlo trovato nel corso di un gita fuori porta. Si tratta di una granata da 149 millimetri inesplosa durante la seconda guerra mondiale. A segnalare l’insolita presenza, un parente dell’uomo che aveva portato l’ordigno a casa.

Ordigno fatto brillare

La Prefettura ha quindi predisposto l’evacuazione degli abitanti, la messa in sicurezza il trasporto e il brillamento, avvenuto all’interno della Cava Moreni dove è stato posizionato a una profondità di due metri, al confine con Polpenazze. Ci hanno pensato mercoledì scorso, 13 settembre, i Genio Guastatori di Cremona del Decimo Reggimento: sul posto anche due pattuglie della Polizia Locale intercomunale, due pattuglie dei carabinieri, un’ambulanza della Croce Rossa militare italiana arrivata appositamente da Milano.

Polizia Locale: “Mai portare a casa ordigni bellici”

“Dell’accaduto verrà trasmessa comunicazione alla Procura – ha detto Stefano Dondelli, comandante del servizio di Polizia Locale intercomunale di Calvagese e Muscoline – per la valutazione di eventuali reati. È giusto far sapere che portare a casa ordigni bellici è un rischio e un pericolo. Sono nati per esplodere e non sono esplosi per difetti di fabbricazione: quindi sono ancora più pericolosi“.

Sarà compito della Procura valutare eventuali reati compiuti dall’uomo autore di questa pericolosissima goliardata.

Il precedente con tragedia

Solo poche settimane fa a Vezza d’Oglio, sempre in provincia di Brescia, un turista milanese di trentacinque anni – riferisce Il Giorno – era morto nel garage di casa in seguito all’esplosione di un ordigno bellico trovato sul monte Adamello e che l’uomo stava tentando di aprire.

Simone Pellegrini: