Ordinavano al telefono “bottiglie di vino, di quello buono” e ricevevano cocaina. E’ quanto scoperto dai carabinieri del Comando provinciale di Torino che hanno eseguito oggi un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di tre indagati, ora agli arresti domiciliari, perché – scrive Ansa – ritenuti responsabili di concorso in detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.
Vino a domicilio
L’attività investigativa, avviata nel mese di gennaio 2018 dalla Sezione Operativa della Compagnia di Moncalieri, ha consentito di individuare diverse piazze di spaccio nei comuni di Nichelino, Trofarello, Moncalieri e Torino, e di documentare centinaia di cessioni di cocaina. La droga veniva consegnata da uno degli arrestati, nella maggioranza dei casi, direttamente a casa dei consumatori, dopo aver ricevuto le loro ordinazione telefoniche. Nel corso delle indagini sono stati bloccati 4 pusher, 2 arrestati e 2 denunciati, e sequestrate oltre 200 dosi di cocaina. E’ stato anche ritrovato il libro mastro della contabilità del gruppo, su cui sono annotati nomi, date e cifre della loro attività di spaccio. Sono circa 80 i clienti gestiti dai tre spacciatori italiani, per un giro d’affari di migliaia di euro al mese.