“Negare la sepoltura a un bambino in ragione delle sue origini: un insulto alla sua memoria, un insulto a ciò che è la Francia”. E’ intervenuto direttamente il premier francese Manuel Valls sul caso della bimba rom al quale è stata negata sepoltura nel comune di Champlan, nel nord della Francia a pochi chilometri da Parigi. In un tweet, il capo del governo parigino, di origini spagnole, ha stigmatizzato l’episodio.
La vergognosa vicenda, dai tratti xenofobi, è avvenuta quando Christian Leclerc, sindaco francese di Champlan, ha rifiutato il seppellimento di una neonata rom nel cimitero del suo comune. La bimba, Maria Francesca, era nata lo scorso 14 ottobre ed è morta la notte tra il 25 e il 26 dicembre a causa della Sids, o più comunemente nota come sindrome della morte in culla, una rara patologia dalle cause ancora sconosciute che si manifesta provocando la morte improvvisa ed inaspettata di un lattante apparentemente sano. La Sids colpisce i bambini nel primo anno di vita ed è a tutt’oggi la prima causa di morte dei bambini nati sani.
“Abbiamo pochi posti disponibili” ha provato a chiarire il Sindaco alla stampa. “Le concessioni sono accordate a un prezzo simbolico e i lavori di manutenzione costano cari quindi viene data la priorità a coloro che pagano le tasse locali” ha aggiunto il primo cittadino al quotidiano francese “Le Parisien”. I genitori di Maria Francesca, infatti, vivono in un campo rom. Essendo entrambi cattolici, desideravano seppellire la piccola nel cimitero comunale di Champlan, paese dove abitano da anni e mandano a scuola gli altri due figli. Ma la loro richiesta è stata negata dal primo cittadino eletto nel partito di destra Dvd.
A dare sepoltura a Maria Francesca si è fatta avanti l’amministrazione di Wissous, paesino a circa sette chilometri di distanza da Champlan. “La madre ha già perso un bambino, non aggiungiamo altri dispiaceri” ha commentato il sindaco di Wissous, Trinquier, un medico che appartiene all’Ump, il partito di Sarkozy, che ha deciso di offrire alla piccola salma una tomba nel suo cimitero. Un atto di semplice umanità che qualcun altro, pur di far quadrare i conti, non ha saputo – o non ha voluto – compiere. Meritandosi uno… zero in condotta.