“Il Papa non deve vedere l’estrema povertà dei bambini di strada nelle Filippine”. Sembra essere questo l’ordine arrivato dalle autorità governative che – secondo il quotidiano britannico Daily Mail – avrebbero fatto sloggiare centinaia di bambini che vivono per strada, addirittura rinchiudendoli in alcune celle.
Il giornalista del tabloid sostiene di aver visitato quelle celle, “brutale centro di detenzione” di Manila, e descrive abusi, scarsa nutrizione e totale mancanza di assistenza psicologica. “I bambini – si legge nel reportage – sono terrorizzati, dormono sui pavimenti e molti di essi sono picchiati o vittima di abusi da parte di detenuti adulti, e in alcuni casi vengono incatenati alle colonne”.
Il governo da parte sua ha negato ogni accusa, ma una nota dell’Ansa, ricorda come la detenzione temporanea di bambini di strada fosse stata preannunciata due settimane fa da un’amministratrice locale della capitale. Il 3 gennaio Rosalinda Orobia, responsabile della sezione welfare del distretto di Pasay, aveva raccontato al quotidiano Manila Standard che i bambini sarebbero stati detenuti in modo da togliere a Papa Francesco la vista delle gang che chiedono l’elemosina, sotto il controllo di adulti senza scrupoli che intascano poi quanto donato: “Sanno che il Papa ha a cuore i bambini poveri, e se ne avvantaggeranno”, disse allora la funzionaria.
Sa l’intento era quello di non favorire la criminalità e il business che si fa sulla pelle dei bambini poveri, la soluzione – va detto – è stata altrettanto violenta e drammatica del problema stesso.