Achiunque sia capitato di passeggiare nei pressi di San Pietro, prima o poi, sarà inevitabilmente accaduto di vedere o di essere avvicinato da ragazzi perfettamente bilingue con alcune cartelline tra le braccia. Ecco, si tratta dei cosiddetti “promoter” dei Musei Vaticani, ovvero impiegati di agenzie turistiche che, nell'area del Vaticano, promuovono per l'appunto i voucher per l'ingresso al più famoso polo museale della Capitale. Il più delle volte sono i turisti a fermarsi, più che altro per capire dove dirigersi o per cercare di evitare un po' di fila. I problemi sorgono nel momento in cui ci si rende conto che, come qualsiasi altro lavoro, anche in questa apparentemente tranquilla attività di promoter esiste la concorrenza. E, allora, le regole passano in secondo piano. Esattamente quello che è accaduto a 8 persone, tutti cittadini del Bangladesh, denunciati per rissa dai Carabinieri intervenuti per sedare la loro lite che stava assumendo contorni sempre peggiori. Il motivo? A quanto sembra lavorativo, in un certo senso, ovvero accaparrarsi la clientela.
La rissa
I litiganti, tutti uomini compresi tra i 24 e i 43 anni di età, hanno iniziato a discutere per motivi non precisati, passando in breve tempo dalle parole ai fatti. Una rissa in piena regola che, in una frazione di secondo, ha trasformato i cordiali promoter in agguerriti concorrenti, il tutto in pieno centro storico, a due passi dalle Mura vaticane. Niente di strano che, nel vedere otto uomini fare a botte utilizzando anche ombrelli e cartelline, alcuni passanti abbiano allertato le Forze dell'ordine, nello specifico i Carabinieri di San Pietro, intervenuti immediatamente per sedare la rissa e riportare la calma, mentre passanti e turisti guardavano attoniti quanto stava accadendo. Risultato: otto denunce a piede libero all'autorità giudiziaria e uno dei contendenti medicato all'ospedale “Santo Spirito” visto che, in quella baruffa, è stato quello che ci ha rimesso di più. Niente di grave, solo qualche contusione. La brutta figura è stata probabilmente peggiore.