Periodicamente in Europa, ormai dal primo scandalo della “mucca pazza” nella prima metà degli anni Novanta, suona un allarme legato al commercio di carne insalubre. Stavolta i riflettori si accendono in Polonia, dove un giornalista investigativo avrebbe fotografato diverse mucche malate in un mattatoio vicino a Ostrow Mazowiecka, nel Nord-Est del Paese.
Macellazione illegale
Le immagini, che sono state mandate in onda dal canale polacco Tvn24 e riprese dalla stampa nazionale, mostrerebbero il bestiame che non si mantiene sulle proprie zampe poco prima di essere appeso ad un verricello del mattatoio. In altre immagini, si vedono i macellai impegnati a tagliare le carcasse. Gli animali in questione potrebbero essere stati macellati segretamente e preparati per la vendita. Sul sito dell'Ispettorato Veterinario Capo polacco si legge che le attività sarebbero illegali, “poiché la macellazione è stata effettuata deliberatamente di notte, per evitare la supervisione ufficiale”. Nei giorni successivi alla trasmissione, le autorità polacche si sarebbero recate nel mattatoio in questione e avrebbero ordinato l'uccisione immediata di otto mucche malate.
Dov'è finita la carne malata?
Non è chiaro dove sia finita la carne del filmato andato in onda. Se la carne bovina colpita risultasse esportata dalla Polonia, questo Paese dovrebbe informare gli altri Stati interessati attraverso il sistema di allarme rapido Rasff, ricorda Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti“, che evidenzia come al momento non vi sia alcuna allerta in tal senso. Agli ispettori – rivela la Bbc – è stato ordinato di controllare altri macelli nella regione e la polizia sta cercando di identificare eventuali acquirenti o venditori di carne di animali malati, dunque non idonei alla vendita. L'Eurostat sottolinea che la Polonia è il settimo maggior esportatore di carne vaccina nell'Unione europea. Davanti alla Polonia, che ogni anno manda al macello circa due milioni di capi di bestiame, si trovano in ordine Irlanda, Spagna, Italia, Regno Unito, Germania e Francia.