Daniele Fabbri? Chi è costui? Su Facebook si presenta come attore, standup comedian (per i non anglofoni: cabarettista), scrittore satirico. E proprio un post da lui pubblicato su Facebook lo scorso 16 luglio lo ha fatto assurgere ad una più estesa notorietà rispetto a quella che aveva fino al 15 luglio. Il personaggio in questione ha pubblicato una sua foto che lo ritrae mentre, chino, mostra le natiche allo sguardo di una statua di Giovanni Paolo II. A corollario, lui stesso scrive: “Mi trovo in Polonia per un lavoro, incontro per strada papa Wojtyla e che faccio, non lo saluto?!”.
Il post diventa virale molto velocemente: in pochi minuti arriva una folta ridda di reazioni al post, commenti e persino condivisioni. Numerose le critiche, anche feroci, al gesto quantomeno irrispettoso, se non blasfemo, nei confronti del Papa e santo polacco. Più di qualcuno decide allora di segnalare il post a Facebook; una utente di nome Elisabetta denuncia l'atteggiamento di chi vigila sull'utilizzo del social network: “Fb mi risponde che questo post blasfemo e volgare che offende i cattolici e i cristiani non viola gli standard, non ho parole! Vergogna”. Sta di fatto che qualche ora dopo Daniele Fabbri viene bannato, ma lui stesso, attraverso il profilo del suo amico Denny Kelevra, precisa che “il ban da Facebook è dovuto alle segnalazioni ad un vecchio post”. Il social di Marc Zuckerberg, dunque, non sarebbe intervenuto nei confronti di Daniele Fabbri per la foto e le frasi all'indirizzo di Giovanni Paolo II.
Tra i tanti commenti critici nei suoi confronti, quello di un certo Lucio Smentiscoh fa incetta di mi piace: “Ti sfido: vai a fare un gesto simile con il Corano venerdì prossimo (20 luglio) davanti alla grande moschea di Roma, Viale della Moschea 85. Quando tutti usciranno dalla preghiera del venerdì. Vai, vediamo se avrai la stessa boria. Ma credo di no”.