Ore di angoscia giovedì scorso a Cinisi, in provincia di Palermo. Qui circa dieci migranti minori non accompagnati sono entrati in una scuola dell’infanzia e hanno preso in “ostaggio” due bimbi di tre e cinque anni per quasi un’ora. Solo l’intervento dei carabinieri è riuscito a far uscire gli occupanti e a ristabilire la calma.
Il motivo della protesta
Il motivo del gesto? La mancata ricezione dei pocket money, ossia i due euro giornalieri che vengono elargiti ai richiedenti asili ospitati nelle strutture adibite. I migranti autori del gesto sono accolti nei locali dell’Opera Pia Collegio di Maria, che nella stessa struttura, in un’ala opposta dell’edificio, ospita l’asilo in cui hanno messo in atto la protesta.
La ricostruzione del sindaco
Sul caso è intervenuto il sindaco di Cinisi, Giangiacomo Palazzolo, il quale punta il dito verso il business dell’accoglienza, servita per “fare assunzioni clientelari, almeno sei nell’ultimo mese”. Il primo cittadino – come riferisce La Sicilia – racconta quanto avvenuto una settimana fa nell’asilo: “Hanno aspettato che entrassero i due bambini e si sono barricati dentro, impedendo a chiunque di entrare e di uscire. È stata necessaria la mediazione dei carabinieri per farli desistere”.
I migranti non sono minori?
Il gesto inconsulto dei circa dieci migranti ha esasperato gli animi della cittadinanza. “In quanto responsabile dell’ordine pubblico e loro tutore mi sto adoperando per cercare un’altra struttura che possa ospitarli per prevenire ulteriori disordini e problemi“, dice il sindaco Palazzolo. Secondo il sindaco, inoltre, i migranti ospiti dell’Opera Pia non sono affatto minori. “Dichiarano di esserlo per ricevere maggiori tutele – spiega -, ma tutti sanno che sono maggiorenni”.
La denuncia
Il sindaco Palazzolo lamenta inoltre il due pesi e due misure tra minori o presunti tali stranieri e bambini italiani. “Lo Stato al bimbo di Cinisi non dà 45 euro come fa con i minori stranieri – dice Palazzolo – eppure io ho bimbi che vanno a scuola senza fare colazione perché le loro famiglie non sono in condizione di garantire loro neppure il latte. Questa cattiva legge non consente di fare vera integrazione e finisce per creare disordini e tensioni“.
Il primo cittadino racconta poi che le iscrizioni sono calate e che gli stessi responsabili dell’Opera Pia hanno contattato le mamme chiedendo loro di ritirare i bimbi ancora iscritti. “Ma in quell’edificio – afferma Palazzolo – i migranti non possono più stareperché l’asilo deve riaprire”.