Con flores a Maria”, “Fiori per Maria Vergine”: è il titolo di un'opera che, almeno nelle intenzioni e come facilmente intuibile dal nome, presumeva di essere una raffigurazione alla Madre di Gesù. Fin qui nulla di strano se non fosse che tale dipinto, realizzato da una visual artist spagnola, ritrae Maria in una posa – per usare un termine eufemistico – sconveniente. Anzi, a dire il vero non si tratta di una vera e propria raffigurazione della Vergine, in quanto l'artista in questione ha realizzato un fotomontaggio in cui sostituisce il suo volto a quello della Madonna, ritraendosi di fatto con i veli alzati e in evidenti atti lascivi, offensivi e privi di pudore. Un lavoro inserito peraltro in una kermesse, nella città di Cordoba, intitolata “Maculadas sin Remedio” (letteralmente, “Goduriose senza rimedio”, dedicata all'introspezione femminile e prevista fino al 2 giugno prossimo nel Palazzo del Consiglio di Cordoba): una mostra che, al pari della realizzazione, ha fatto e continua a far discutere per aver di fatto permesso a un'opera inquadrabile come blasfema, di far parte di una rassegna d'arte. Nonostante le spiegazioni dell'artista, che ha rivendicato come il viso raffigurato non sia della Vergine ma il suo e di che il velo sia solo un drappo azzurro che la ricopre, la bufera si è tutt'altro che placata.
Polemica
Una raffigurazione “offensiva, blasfema e disgustosa della Vergina Maria esposta in un edificio pubblico”, ha commentato il portavoce di Vox, Alejandro Hernandez, incarnando quello che è il pensiero del mondo cattolico (ma non solo) di fronte a tale raffigurazione che, immediatamente, ha suscitato lo sdegno e l'indignazione di fedeli e politici, d'accordo nel definire in tal modo l'opera esposta (nonostante vi sia chi ha difeso “la libertà d'espressione che l'arte concede”) che, come affermato da più fronti a livello istituzionale ed ecclesiale, “offende il sentimento religioso”. La critica di Vox, che ha presentato un esposto alla Procura di Cordoba, è ancora più pesante dal momento che, a tale grave offesa, aggiunge che questa è stata perpetrata “con la complicità di una pubblica amministrazione che non tutela i credenti”. Decisamente meno critica, invece, la posizione degli esponenti della sinistra (a cominciare dal socialista della città), un silenzio che non ha mancato di provocare ulteriore sdegno e irritazione da parte dei cattolici.