Quattrocento milioni di euro per la maggior parte delle persone su questo pianeta sono un ostacolo insormontabile. Ma non per i paperoni che girano nel mondo del calcio, dagli emiri proprietari di club europei come Psg e Manchester City agli oligarchi del gas russo. Così anche una valutazione fuori mercato come quella immaginata dall’agente Jorge Mendes al suo pupillo Cristiano Ronaldo può diventare abbordabile. “Se il Real Madrid decidesse di vendere Cristiano Ronaldo per 400 milioni di euro, qualcuno pagherebbe” è stata la provocazione del procuratore portoghese, il quale ha ricordato il lungo contratto che lega il Pallone d’Oro, sulla soglia dei 30 anni, alla squadra spagnola.
“Quanto vale? – ha detto Mendes – Un miliardo. La sua clausola rescissoria è di un miliardo, quindi questo è il suo valore. E’ impossibile trovare qualcuno come lui”. Per poterselo accaparrare, dunque, servirebbe uno “sconticino” di almeno 600 milioni. Anche perché Cr7, oltre ad assicurare valanghe di gol, è una macchina da soldi. Il suo marchio vende in tutto il pianeta e milioni di turisti ogni anno acquistano i biglietti del Santiago Bernabeu per vederlo all’opera. “Lui è il migliore giocatore al mondo. Non può essere paragonato a nessuno” ha spiegato Mendes che ha gestito il primo, oneroso, trasferimento dell’asso portoghese, passato nel 2009 dal Manchester al Real per 94 milioni. Ronaldo, fra l’altro, è anche il calciatore più ricco al mondo, con un patrimonio personale di 148 milioni, superiore a quello del rivale Lionel Messi e a quello di Samuel Eto’o. Cifre eccessive per chi, in fondo, di mesterie dovrebbe solo rincorrere un pallone.