I soldi muovono il mondo. Anche il calcio vive di scambi di denaro e strette di mano e gli sponsor milionari hanno sempre più potere sui club e sulle decisioni da prendere. Questa volta è toccato al Real Madrid che si è dovuto inchinare ai voleri dei magnati di Abu Dhabi che hanno deciso di rimuovere la croce dorata posta all’estremità del suo stemma.
Quel simbolo resisteva sulla maglia di uno dei club più ricchi e titolati al mondo dal 1920 quando il re Alfonso XIII decise di associare la ditta di famiglia a una squadra di calcio facendo dono della sua corona. Anni di storia e tradizione cestinati in un lampo con la Banca nazionale di Abu Dhabi che ha fatto sapere di non gradire la croce perché nei paesi musulmani ricorderebbe “i massacri delle crociate, eterna macchia nella storia del cristianesimo”.
Lo sponsor in questione aveva sottoscritto un contratto triennale col club castigliano e il suo presidente, Florentino Perez, aveva parlato di “un’alleanza strategica con una delle più prestigiose istituzioni al mondo” e aveva aggiunto: “Questo accordo aiuterà il club a conquistare definitivamente i cuori dei nostri tifosi negli Emirati Arabi”. Il Real Madrid per precauzione nel 2007 aveva tolto nuovamente il simbolo della croce dal suo stemma durante delle trattative con gli emiri per la costruzione di un mega resort da cinquanta ettari non distante da Ras al-Khaimah ma poi il progetto saltò e la “croce”, tanto discussa, tornò al suo posto.