Un grande imbarazzo devono aver vissuto gli agenti della polizia di Skelleftea, nella parte settentrionale della Svezia, all’arrivo dei risultati delle analisi. I poliziotti avevano fermato lungo le strade della località scandinava un uomo a bordo di un auto per un controllo stradale di routine.
Alla domanda se trasportasse o meno oggetti o sostanze vietate, il guidatore – con grande sorpresa degli agenti – ha risposto di sì; nello specifico, stava trasportando anfetamina, un farmaco con proprietà anoressizzanti e psicostimolanti usato anche come droga. La più diffusa, nel suo uso illegale, è chiamata Speed (dall’inglese “velocità”): un mix di anfetamine e sostanze metanfetamminiche che provoca una grave dipendenza fisica e psicologica correlata da numerosi disturbi fisici, da quelli cardiaci (tachicardia, battito cardiaco irregolare), perdita di appetito, ipertensione, allucinazioni, insonnia.. alla psicosi paranoide e, in alcuni casi, alla morte.
I poliziotti non hanno potuto far altro che fermare il presunto spacciatore e spedire i pacchetti sospetti ai laboratori della scientifica per le analisi di rito. Immaginatevi l’imbarazzo generale quando le analisi di laboratorio hanno smentito i loro sospetti in modo del tutto inaspettato. Quella sostanza bianca candida non era infatti anfetamina, né tantomeno cocaina … ma semplice zucchero.
Destrosio, per l’esattezza, uno dei composti organici più diffusi in natura e – se ingerito in quantità moderate – assolutamente innocuo. “In pratica una sorta di zucchero”, hanno commentato esterrefatti gli agenti. “Ci siamo subito scusati per l’accaduto” ha aggiunto un poliziotto al quotidiano Local. “Non mi è mai successo niente del genere e spero che non mi ricapiterà più”. Le motivazioni dell’uomo rimangono avvolte nel mistero: “Non ci spieghiamo – ha concluso – perché l’arrestato abbia, prima delle analisi, addirittura confessato di trasportare anfetamine nella sua vettura. Era solo banalissimo destrosio”. Per gli agenti, si è trattato solo di uno scherzo. Ma dal sapore particolarmente amaro.